ljl In tutti questi dolenti ragionameuti ho cercato a parte a parte eli chiamarlo a riflettere, tenenendomi strettamente all’istruzioni, e aggiungendo tutto ciò, che la prudenza, e la verità mi somministravano ,cioè , che il Governo non aveva alcuna parte nell’ armo delle Popolazioni, dirette a rispingere gl’insorgenti di Bergamo, e Brescia, e che un testimonio lo doveva trarre dalle mie direzioni, poiché non vedeva in questa Provincia Popolazioni armate . Quanto agli asserti assassinj soggiunsi ; che sempre eguale l'equità, e giustizia del Senato , conosciute le circostanze, e gli Autori, come fu sempre verificato da’respettivi Rappresentanti delle Pro-yincie, avrebbe dato corso alla più pronta giustizia; che avevo fatto pubblicare un Proclama a tal oggetto, e che se 1’amasse se ne poteva far promulgare per tutte le Provincie un altro, come dal canto proprio avrebbe potuto fare riguardo al li suoi Soldati . Mi rispose, che era contento del mio, del resto tra inutile , poiché 1 i suoi Soldati erano ogni giorno istrutti del buon ordine, e che per li Sudditi Veneti occorreva, che ¡[Governo pensasse seriamente a fare, che dalle sue Truppe fosse contenuto il Popolo delle Campagne dagli eccessi, che commetteva ; che se delle particolari Circostanze esigevano, che una Truppa di Paesani fossero armati, conveniva, che anche fossero disciplinati ; altrimenti il Governo si esporrebbe al furore de^Soldati Francesi; e finalmente concludeva sempre contro li Veronesi. Quest’è il prospetto affluente della esaurita commissione, e per quanto abbia cercato di temperare le male disposizioni del Generale , non vi sono riuscito, quantunque abbia trattato sempre con modi tranquilli e cortesi verso di me, Da tutto ciò, e da nuove voci di qualche Uffiziale ho potuto comprendere, che la Divisione si dirige a Legnago per cader sopra Verona. Spedisco dunque le nuove relative conoscenze immediatamente alle Cariche a quella parte per norma delle loro direzioni. Se in tanta gravità di momenti e di circostanze la mia infelice opera non è stata fruttuosa, lo sia almeno un cangiamento di circostanze a favore della mia Patria. Grazie. Padova *4- Aprile J797. Zan Francesco Labia Cap. V. Podestà. Siamo ormai giunti colla nostra narrazione all’ infausto momento , nel quale , rese inutili le trattative tutte de’ N.N. HH. Provveditori Estraordinarj, e perduta ogni speranza di più oltre sostenere la difesa >