a8o ze, e nell’impossibilità assoluta di un’ulteriore resistenza, ci siamo determinati coll’ unanime concorso del Provveditor Estraordinario Erizzo, del Sargente General Co: Stratico, e di alcuni principali Individui dei varj della Città e Territorio di Verona a ricercare Tregua y e -fissare un maneggio. Intesa già la Serenità Vostra di questo, e delle proposizioni relative, che sarebbero state inadmissibili in qualunque altra circostanza, fummo costretti, onde sospendere la minacciata strage dentro l'angusto spazio d’ un ora di firmare la carta con la condizione però espressa , che salve fossero le vite, e rispettate le proprietà degli Abitanti, dellaTrup-pa , e de’ suoi Capi. Ricevuta dal General Balland una tal Carta, da lui proposta, ed esibi-bita , la trattenne presso di se, lasciandoci nell’inutile attenzione di riaverla; quando che in vece ci comparve 1’ altra, estesa dal General Kilmaine, che ci siamo onorati di umiliare col predetto Dispaccio Num. 39^ niente diversa dalla prima; nella quale non era rilevata la proposizione, da noi precisamente richiesta , raccogliendosi dalla stessa , che la forza e-sterna erasi accresciuta di y. in 6. mila combattenti , che avevano già incominciato ad incendiare il Villaggio di S. Lucia, distante solo due miglia dalla Città . Parlando poi del Morale , riguardante il Popolo Veronese non posiiamo-ommettere di aggiungere ad inchinato lume di V. Serenità, e VV. EE., che il maggior numero sembrava tuttora continuare con sentimenti di affezione al Veneto Nome, molti di genio Austriaco, e non pochi inclinati alli Francesi per la mescolanza di questi colla Popolazione, e per le seduzioni da’ medesimi adoperate nella lunga loro dimora colà da undici, e più mesi. Servendo pure al dover nostro , rivolte furono fin da’ passati giorni tutte le più intense cure, onde riconoscere in qual disposizione, e con quai modi pensassero li Comandanti Francesi, particolarmente il Beau-poil Comandante de’Castelli, come il più interessante per la lunga di lui' stazione in quella Piazza , e per l’influenza somma sull’ animo degli altri . li carattere del medesimo è risolutamente rivoluzionario, ed ebbe a dirci più volte con tutta l’impudenza, come abbiamo rassegnato, che Verona non sarebbe stata suscettibile d’ una rivolta egualmente che le Città di Bergamo, e Brescia per la poca elasticità de’Veronesi, e per l’esempio avuto per le misure prese dal Governo, onde arrestare il corso ai mal intenzionati. Ad ogni modo non~erimo del tutto tranquilli, che Verona non avesse a su«