335 «*> Venendo a mancare il capitano per morte o per altra cagione, il governo del bastimento passava allo scrivano : mancando pur questi, passava al piloto, poi al nocchiero, purché fossero sudditi. Ogni bastimento, che avesse un ccpiipaggio di quindici persone o più, doveva prendere per cadetto uno degli allievi della scuola di nautica, istituita dalla pubblica provvidenza ed a pubbliche spese in Venezia : per li bastimenti con equipaggio minore, ciò non era obbligatorio, ma facoltativo. II cadetto doveva essere suddito per nascita, aver età non minore di anni sedici, provare con fede giurata del maestro di nautica 1’ assiduità alla scuola per almeno due anni e la sufficiente capacità. Eseguiva quanto venivagli ordinato dal capitano, dal piloto e dallo scrivano : si applicava principalmente a mettere in pratica i propri studi : sotto la direzione del capitano e del piloto, teneva esalto giornale nautico, rilevava alture, faceva altre osservazioni e computi di navigazione. Al ritorno, mostrava il giornale al maestro, e continuava a frequentare la scuola, finché intraprendesse altri viaggi. Esercitato sopra veneti legni per almeno quattro anni, era preferito per l’impiego di piloto a chiunque non fosse stato cadetto. Parcenevoli di veneti legni mercantili ; capitani, scrivani, nocchieri, piloti, cadetti, marinai ed altre persone componenti gli equipaggi di bastimenti patentati ; padroni e marinai di navigli non patentati della prima classe; dovevano tutti essere ascritti alla scuola di San Nicolò de’ marinai in Venezia. Ogni parcenevole, se cattolico, pagava alla scuola ducati quattro d’entratura, e un ducato l’anno per luminaria: se non cattolico, pagava ducati dieci per una volta sola. Ogni capitano, ufficiale, marinaio, od altra persona dell’ equipaggio di bastimento patentato, pagava alla scuola venete lire 3. 2 d’entratura, e venete lire 1. 11 l’anno per luminaria : più, pagava veneti soldi venti per ogni viaggio d’ andata, ed altrettanto per ogni viaggio di ritorno. Ogni padrone o marinaio di naviglio non patentato della classe prima, pagava nelle stesse misure 1’ entratura e la luminaria : la contribuzione per