2,8r a subire lo stesso destino delle altre Città oltre Mincio, e tanto meno giacché il medesimo BeaupoiI ci aggiunse francamente, che la Repubblica di Venezia aveva sussistito bastantemente per quatordici Secoli : che conveniva adattarsi alle circostanze; che l’assistenza prestata alla Rivoluzione di Bergamo, e di Brescia non poteva derivare d’arbitrio de'Comandanti Francesi, ma bensì da un espresso comando del General Buonapar-te ; e che per Verona sino a quel giorno de’ 16. , che ci tenne un lungo discorso, non v’era alcun ordine, indicandoci, che per riconoscer ciò con precisione ci fossimo rivolti al General Kilmaine; il che già avevamo fatto in precedenza. II giorno dopo ci fece tenere essoKilmaine la risposta, che abbiamo rassegnata, in cui prescindendo da’molti importanti Articoli , si limitò al solo articolo del disarmo; assicurandoci, che questo derivava dal Buonaparte medesimo: ciò che recò il massimo sconforto agli animi nostri , giacché ci fece ad evidenza conoscere , che anche prima , che giungesse il risultato della intervista de’ N. N. H. H. innoltrati dall’ Eccellentissimo Senato a quel Generalissimo sopra questo proposito, Vero» na avrebbe dovuto suo malgrado cedere alla forza. Fatti questi ossequiosi cenni a propria indennità, e perchè tutto sia pre- • sente alla sublime penetrazione di V. Serenità, e di WEE., dalle quali imploriamo il generoso compatimento, se non sono con tutta la chiarezza , attese le luttuosissime combinazioni, che ci sovrastano, e che ci impedirono perciò di farlo, saremo per venerare le ulteriori loro sapientissime determinazioni. Grazie. Padova li 26. Aprile 1797. Iseppo Giovanelli Prov. Estraordinario in T. F. Alvise Contarini Cap. V. Podestà di Verona. Giunta al Senato con li già trascritti Dispaccj de5 giorni 25. e 26. l’amara notizia della caduta di Verona in tempo, che erasi concepita una qualche fondata lusinga d’ un onorevole accomodamento co’Genera-li Francesi, nell'adunanza della sera del 16. fu spedita ai N.N. H.H. suddetti la seguente Ducale, J797. ì6. Aprile in Pregadì. ■All i Provveditori Estraordinarj Giovanelli, ed E rizzo , ed al Pubblico Rappresentante N. H. Contarini esistenti in Padova . Riuscì del più amaro senso agli animi nostri l’innateso, e dolente av- vc«