4oó e letto dalla Signoria nel giorno 6. Un tale Dispaccio era da se suf-fidente a far star saldo, ed immobile il corpo Sovrano ne'suoi Metodi Governativi, ed a rigettare con pienezza di voti non solo la Parte proposta dal Doge, ma ogni altra che tendesse ad alterare l’Ari-stocratica legittima conformazione della Repubblica . Ma nulla di ciò si fece, anzi colla maggior mala fede, e colla più dannabile debolezza fu il tutto occultato alla cognizione di quel Sovrano Consesso. Si lessero bensì in luogo degl’ indicati salutari Dispaccj le riv'oluzionrie Scritture Donà e Battaja , dopo le quali il Consiglier N. H. Giovanni Mi-notto con prolissa narrazione intraprese ad analizzare il Decreto : ma all’im-proviso alcune scariche d’arme da fuoco, fatte dagli Schiavoni nel sottoposto canale al momento del lor imbarco , e corrisposte da' Bo-chesi , che erano a S. Zaccaria, riempirono la Sala di spavento, atteso il timore della Congiura, che asserita aveva il Doge esistente contro tutto il Ceto Patrizio . Si gridò dunque alla Parte alla Parte , e senza raccogliere nemeno i Voti, si strido presa con 512. contro 20. e 5. non sinceri. Ecco la Parte, o Decreto che noi stimiamo .illegale , e nullo per le già indicate ragioni, e che proposto fu dal solo Serenissimo Doge . 1797. 12. Maggio in M. C. II sommo oggetto di preservare incolumi la Religione , le ^ite , e le Proprietà di tutti questi amatissimi Abitanti determinò questo Maggior Consiglio siile due Parti j. e 4. corrente , colle quali concesse alli suoi Deputati presso il General in Capite dell’Armata Francese in Italia Bo» naparte , le facoltà tutte opportune a conseguirlo. Ora però raccoglie con amaro senso il complesso delle rappresentazioni contenute nella Relazione dei due Conferenti , che la Serenissima Signoria fu in necessità di destinare per rallentar il rapido corso degli avvedimenti, che sull’istante erano per prorrompere ¿on estremo pericolo dell’ oggetto predetto . Alla preservazione di questo , e nel conforto di sperar garantiti tanti essenziali riguardi, e con essi quelli troppo giusti verso il Ceto Patrizio, e di altri individui partecipi delle Pubbliche concessioni , non che assicurata la solidità della Zecca , e del Banco , questo Maggior Consiglio fer-