59<> fìziali , che chiamavano Traditori, con grandissima fatica sempre frenati, 10 determinavano ad assoggettare i suoi timori all’ unione surri&rita per 11 necessari consigli, onde togliere il vicino pericolo d’un interno attacco, che avrebbe deciso della total distruzione della Patria. Quest’ immagine turbò non meno la mente, che gli animi di tutti i Cittadini raccolti all’oggetto di preservar la Patria dagli estremi pericoli, che la minacciavano, e non potendosi potrarre per la stanchezza d’ognuno la sessione di quel giorno, si stabili di rinnovarla nel giorno susseguente , nel quale chiamati anche li Capi del Consiglio di Dieci, Avvogadori di Comun , e Savj del Consiglio Usciti, ed agli Ordini, si divisero le opinioni, credendo gli uni, che convenisse ritenere gli Schiavoni all’interna difesa di questa Città, gli altri volendoli allontanare, siccome quelli, da’quali temevano pericoli, pijù tosto che sperare difesa.- e fu l’opinione di questi ultimi portata fino al punto, che dopo sciolta la riduzione, alcuni d’essi spiegarono la determinazione di notare un solenne protesto. Mentre le cose procedevano con tanta angustia, ed infelicità, il N. H. Morosini, a cui era stato insinuato di non venire a vie di fatto senza aver prima tentato ogni mezzo di maneggio per evitarle, nell’impossibilità di verificarle al momento, che l’insurrezione scoppiasse armata, per l’impeto delle Truppe, a lui affidate, difficilissimo da contenersi , ha creduto opportuno di rintracciare persona, che potesse esser influente in tale affare; perciò si rivolse a Gio. Andrea Spada, ricercandolo d’interessarsi per evitare le stragi, che nascer dovevano da un possibile interno fatto d’armi. Venne da me Battaja il Spada, indi contorni quanto gli accadeva, ed io Io consigliai a secondare l’invito. Portatosi dal N. H. Morosini gli protestò di non aver parte in alcun progetto di rivoluzione , che anzi aveva ricercato l’.attual Segretario di Legazione di Francia d’ un Passaporto per uscire dalla Città colla sua Famiglia, da cui gli venne negato, dicendogli, ch’egli Spadà doveva restar qui, e cooperare al bene del Paese ; oltre di che essendo Venezia bloccata, non conveniva rilasciare Passaporti ; pure esso Spada al solo oggetto d’ essere un mezzo ad impedire i mali, assumeva l’incarico di portarsi dal Segretario di Francia, non avendo egli altra persona, con cui parlare in tali affari. 11 detto Spada avverti il N. H. suddetto , che il Ministro stesso portatosi alla di lui Casa gli disse, che aveva saputo da certa persona , che !I N. H. Morosini incaricato della quiete pubblica avesse inteso , che v’ era-