3°8 sfortunatamente fanno abbastanza conoscere la quasi impossibilita di ottener il ricercato rimborso : e pur troppo ho avuto ragione di nuovamente convincermi di quanto ho fatto presente nell’ordinario scorso sopra questo rapporto all’ Eccell. Senato. Ad onta di quanto mi venne riferito dall’ indicato Mercante sopra i passi fatti dal Deputato suo Amico, come già rassegnai a V. V. E. E. , e la quasi nessuna lusinga ritratta di poter ottener col mezzo di q.ue’Membri del Direttorio un Decreto , che autorizzasse a verificar il ricercato rimborso qui in Francia, o verso il Buonaparte in Italia, io non ho voluto desistere dal far nuovamente eccitar quel Deputato ad ulteriori tentativi. Di fatto si portò da un altro Individuo del Direttorio, onde interessarlo al sopra indicato oggetto, facendogli conoscere l’interesse, che un tal atto di pura giustizia derivarebbe all’Armata Francese, posto che dovesse ancora soggiornare in quelle Provincie , e nel tempo stesso approfittando esso Deputato dell’amicizia, che mi fu riferito abbia Egli con questo Membro del Direttorio, gli parlò senza riserva dell’utilità , che a Lui Deputato quest’affare gli sarebbe per portare , qualora fosse stato ultimato a soddisfacimento delli Creditori Veneziani . Questo Direttore in primo luogo mostrò tutta la difficoltà della riuscita, mentre anche Lui fece conoscere oltre la momentanea impossibilità la Massima presa di niente voler soddisfare a quello fosse stato somministrato, e fossero in seguito per contribuire li Veneziani all'Armata Francese. Passò poi a dirgli, ch’egli avrebbe fatto ad onta delli conosciuti ostacoli tutto quello fosse possibile per il buon esito di quest’ affare a condizione per altro, che qualora potesse riuscirvi, della privata utilità , che potesse da ciò risultar a'maneggiatori , ne dovesse esser fatto partecipe un suo Parente , del quale formar voleva la fortuna . Ecco quanto in questi giorni ho nuovamente tentato sopra di questo affare , e ne attendo di-miei passi un qualche risultato , che immediatamente rassegnerò a Pubblica conoscenza , ma che per altro non sò con vero dolore-dar a V. V. E. E. una certa lusinga di ottenerlo favorevole ; non ostante non voglio aver il rimorso d’aver lasciata cos’alcuna intentata , onde riuscir in un oggetto di così grand’importanza , che deve per ogni ragione star infinitamente a cuore di V. V.E. E. ; perchè ogni legge, ogni Giustizia esigo« no, che debba ottener il desiderato effetto. Io assoggetto tutto questo alla Sapienza di V. V. E. E, a continuato lume sopra un così interessante argomento , e la loro somma prudenza chiaramente ravvisa , quanto sia ce«