254 i7í>£' S- Agosto. In ordine alle Leggi gl’inquisitori di Stato hanno commesso al loro Segretario, che premessa la segretezza, e dato il giuramento deva leggere e lasciar in copia a'Savj del Collegio per comunicar al Senato, quando, e se ad essi parerà, quanto segue. Illustrissimi ed Eccellentissimi Sig. Sig. Padroni Collendissimi . Ho rassegnalo in due recenti Dispacci de' Num. zi6. e ai8. all’Ecce lentissimo Senato un breve cenno sulli reiterati discorsi tenuti dal Reis Effendi al Dragomano Ralli . Dopo aver 1’Ottomano Ministro versato sulli affari correnti d’Italia, si concentrò Egli nel cercar di comprovare anche la crisi politica, da cui è minacciata tutta l’Europa, che deve per necessità indurre anche l’Eccellentissimo Senato a prendere un partito adattato a garantirlo dalle minacciate avversità. Che in vano potrebbero VV. EE. lusingarsi di più a lungo sostenere una isolata esistenza politica; e nella indispensabile necessità di far causa comune con altre Potenze,, niente meglio può loro convenire d’una Alleanza con la Porta, la Francia, e la Spagna. Le risposte del predetto Dragomano furono sempre prudenti , ed uniformi alle Pubbliche massime, ed attribuivo a dir vero tali significazioni a puro azzardo, e senza un premeditato oggetto. Ebbi però ben presto motivo di riconoscere , eh’ero ingannato. Questo Sig. Inviato-di Francia mi fece significare ne’giorni decorsi, che desiderava aver meco un secretissimo colloquio, il quale poi anche si verificò in questa Casa , ove Egli si è espressamente portato . Dopo le più soddisfacenti proteste di sentimenti amichevoli del Direttorio di Parigi verso I’ Eccellentissimo Senato , e della piena soddisfazione anche delle mie direzioni , dis.-se , che era al caso di darmene una luminosa prova . Mi significò sdunque di avere ricevuta commissione espressa, e pressante di esibire alla Repulblica una Alleanza difensiva , nella quale probabilmente prenderanno parte la Porta, e la Spagna. Si diffuse quindi nel volermi far conoscere , che questo era il solo mezzo adattato a porre argine agli estesi progetti delle due Corti Imperiali, secondati dall’Inghilterra, e sopra tutto a garantire la nostra Repubblica minacciata sopra ogni altra . Che allo* quando piacesse all’Eccellentissimo Senato di entrare in secretissima negoziazione, sarebbe munito il Ministro di Venezia delle opportune istruzioni , e plenipotenze, onde avesse a trattare con chi meglio sembrasse a VV. FE., assicurando della più desiderabile propensione dèi Direttoria stesso, onde combinare un Trattato, che garantisca non solo in ogni gè» C3f»