5« clama, lo si trasmette altresì a lume dell’Officio per quanto potesse avere relazione il medesimo coll'ispezioni , che gli vengono addossate , gravissime in ogni loro rapporto; e l'esatta esecuzione interessando il bene di tutti gli abitanti, riposano con fiducia le Cariche sopra lo sperimentato zelo , attività, e prudenza degl'individui, cui vengono addossate; e si promettono verificati quei sommi rapporti , che ne determinarono la loro destinazione, nel sostenere la quale devono essere ben certi di confermare sopra se stessi quell’estimazione, e quel merito, che viene loro giustamente accordato da’propri Concittadini egualmente che dalle Cariche. Verona 14. Marzo 1797. Francesco Battaja Prov. Estraor. in T. F. Alvise Contarini Cap. V. Podestà. In questo frattempo i due NN. HH. Depurati al General in Capite Bonaparte Francesco Pesaro K. e Procurator di S. Marco, e Zan Battista Cornaro Savio di Terraferma avendo adempita la loro missione, eransi da Gorizia restituiti ad Udine, e di là nel giorno aj. Marzo spedirono per espresso al Senato la fedele relazione del Jer operato. E1 questa così interessante per tutti i rapporti , che noi juancheressimo all’integrità della nostsa narrazione , se non la inseris* simo qui per intiero tale, quale originale conservasi nell’Archivio Secreto della Repubblica. In essa scroprirà il Lettore sì il doloso, e perfido carattere del Generale Francese, come l’ingenua direzione del Veneto Senato . MaT20 SERENISSIMO PRINCIPE. ^797' R ^tornat' ìer sera a<^ ora avanzata dall’aver eseguita in Gorizia la di-licatissima commissione, di cui ci troviamo dalla Pubblica autorità incaricati verso il Comandante in Capite dell’armata Francese, approfit« »iatno del ritorno d’un corriere per presentarne all’Eccellentissimo Senato il risultato . Dopo essere nella mattina di Giovedì, trascorsa l’ora, in cui il General medesimo secondo li preventivi concerti avrebbe potuto trovarsi in Udine, ci siamo noi stessi senza perdita di tempo rivolti verso Gorizia, dopo però qiaalche molesto ritardo, sofferto nel viaggio, che non ci permise di fiugnere che verso la sera. Bensì un dolente spettacolo ci offersero •nel viaggio stesso le poche Ville Venete, Situa» su quella linea, deva-