W sione giunse alla Serenissima Signoria la seguente Memoria del NV H. Niccolò Morosini 4. SERENISSIMO PRINCIPE. STanche le poche Truppe, da me dirette, le minaccie spinte di vicino attacco, (1) non avendo potuto ritrarre soccorsi, nè si crede aumentare il Corpo, e dar il necessario riposo, sono motivi, che mi costringono a significare a VV. EE., che quando entro oggi non mi sieno fatte aggiunger forze , io non posso sostener il minacciato attacco, al più tardi nella veniente notte . Le Notizie Ministeriali fatte giunger al Serenissimo Principe formeranno una non equivoca prova di quanto asserisco. Starò in attenzione de*venerati comandi scritti. Grazie» 9. Maggio 1797. Niccolò Morosini 4. Deputato alla Custodia.-Lo spavento invalso nella maggioranza de’ Membri,, aumentato dalle scaLtre riflessioni del K. Piero Donà , e di Francesco Battaja fece accettare l’iniquo Foglio , che asserivasi opera del sedizioso ed incendiario Giuseppe Villetard Segretario della vacante Legazione France- Mag§10' se. Inutili furono le più solenni proteste di due Consiglieri} e de* 1j97‘ cinque Savj di Terra Ferma, che chiaramente esposero T illegalità di quell’ infame Carta, e 1’ incongruenza nell’ accettare alcuna Proposizione da incompetenti Figure, mentre v’erano a Milano i tre NNV HH. Deputatiincaricati dal Consiglio Maggiore della Conclusione , e maneggio d’un onorevole Trattato. Aggiungevano, che col nuovo Dispaccio di uno di essi Deputati, giunto in quel punto, si era certi, che l’Armistizio era stato dal Bonaparte prolungato a giorni 8. avvenirecome asseriscono i NN- HH- Donà e Battaja nella loro Scrittura,, che daremo fra poco. Chi il crederebbe? Queste sensate riflessioni fecero sì, che suggerito fosse dal K. Piero Donà, che sottoscritta fosse dagli Astanti una Commissione , con cui esso Donà, ed il N. H. Francesco Battaja fossero autorizzati di presentarsi al sedizioso Villetard, e di seco lui sti- (x) Si riferisce il diabolico ritrovato dell’interna C&ngiura, che non vi fu mai,. B b 4.