2,(72 vi ordini circolari per la Provincia acciò ognuno stii tranquillo; ma tali disposizioni le dirigo in modo di allontanare ogni dubbio: che io tema della rassegnazione delle genti, e sembrano soltanto nuovi spontanei spedanti per mantenere la pace comune. A quest’essenzialissimo oggetto ho anco commesso, che non si lascino, entrare armati nei Borghi quei villici forastieri, che per metodo in questa stagione vengono a miettere il for-mento, e faccio, che abbiano a depositare alle porte fino gl’¡strumenti rurali, che sono atti a ferire. Da me non si Iascierà via intentata per te* ner quieto il popolo; ma se dopo tante cure, e gravissimi pensieri avesse a succedere qualche avversa combinazione, spero, che dalla Sovrana maturità, e giustizia non sarà attribuita a mancanza di zelo in chi serve fedelmente la Patria in cosi critici e dolorosi momenti., E' pur troppo vero quanto di sopra marcai, che alle parole affabili non può prestarsi, credenza.. Gli Uffiziali da me incaricati di avvicinare il Generale, ed altre Persone, mi riferirono , che jeri quando arrivarono quei altri; Francesi con altura ,. ed arditezza si lagnarono di qualche ritardo necessario per poter collocarli : non sono mai contenti delle, somministrazioni , che loro si passano, e mutilatamente dissero anco, che se non erano obbediti , avrebbero fatte venire della Truppa per ottener il conveniente rispetto. Questi primi lagni furono per altro ingiusti; poiché quanto ricercarono, venne loro corrisposto ne’modi, e nelle misure già rassegnate a V. Serenità . So anco, che il nominato Colonnello VialiI ebbe a dire, che sarebbe necessaria qualche disposizione per unire dei fieni , e de’generi da provianda, il che già. annunzia , come ragionevolmente, temo, il vicino arrivo di qualche Corpo di Truppe . UmilierÒ pure, che un Dra* gene di quelli del seguito del suddetto Colonnello ricercò a varj in questi Borghi, se volevano prender ingaggio al servizio Francese esibendo loro cento Scudi di donativo; il che venne ricusato cou espressioni di affetto verso il loro Principe. Merita poi i riflessi di V. Serenità un discorso fattomi jeri sera al Teatro dal General Cervoni , il quale sebbene cauto pure non potè tacere su qualche proposito da me avvedutamente fatto cadere . Gli ricercai, seaveva novità, e mi raccontò, ch’era fatta la Pace col Papa a prezzo di 36 Millioni di Lire Tornesi, di varj Quadri, e Statue, e col tener in ostaggio Ferrara e Bologna fino alla Pace Generale ; indi mi soggiunse , che non. tra precisamente Pace , ma Armistizio . Con desterità feci il. riflesso , che 1’ Armistizio conveniva tra Potenze Belligeranti , e che il Papa, xv non