14 6 riannodar la Pace, e che la Prussia, come accennai nell’ultimo divota mio Numero, si maneggia destramente per far gustare il suo progetto , sul quale però non si potè penetrare di più di quello , che rassegnai. Fu esaminato il progetto Prussiano, e dicesi, che con risposte nè evasive, nè impegnanti si tenga in lusinga la Prussia ; mentre si pretende,che l’Am-basciator di Spagna sia stato posto in libertà di scriver alcuni cenni a Parigi , ed al General Buonaparte sulle intenzioni dell’ Imperatore nel far la Pace . Mentre pare, che si coltivino per trarne comodo, o per ispirar idee tranquille li due sunominati Ministri, è certo, che 1’Arciduca ha pieni poteri, ed istruzioni per trattar la Pace; e sono assicurato, che presso il Clark esista un secreto Commissionato al medesimo fine con pari poteri, cd istruzioni, il quale sta in comunicazione con l’Arciduca. Quello, che cercavasi da questo primario Ministro, che tutto dirige, si era di ottener intanto un Armistizio di due mesi per travagliare con più quiete alla Pace , ed aver opportuno tempo per unir li rinforzi all’Armata dell’Arciduca , e per render completa l’insurrezione in Ungheria, onde esser in grado di condur meglio i maneggi, ed aver tutto organizzato in caso, che fossero rotte le trattazioni . Ma si sa , cha il General. Buonaparte, a cui altresì il tempo è prezioso, rifiutò 1’Armistizio di due mesi, dicendo di non aver facoltà, che per la Pace; e di fatti jeri mattina giunse il General Merfeld, il quale ottenuto avendo un Armistizio di sei giorni per venir a Vienna, e ritornare subito al Campo Francese con la risposta aveva portate delle proposizioni nuove, le quali, si diceva , che benché un pò meno dure, nondimeno fossero assai lontane da quelle esibite da questa Imperiai Corte. Da quanto si è potuto traspirare per congetture di tutti questi Ministri forastieri , pare, che quelle dell’imperatore senza più parlar de’paesi Bassi tendessero al ricupero della Lombardia , ed a compensi in Italia sulle conquiste fatte da’Francesi; mentre quelle de’Francesi avessero in mira la cession de’ Paesi Bassi, e della Lombardia oltre una gtandiosa somma dì danaro per le spese della Guerra. Inadmissibili secondo il modo di pensare, che si osserva nel Baron di Thugut, tali condizioni, dipendono poi assolutamente li modi della pacificazione dagli eventi della Guerra, che sembrano vogliersi in favor degli Austriaci da qualche dì, e dalla manifesta buena volontà de’ sudditi, tra quali li Borghesi, ed Artisti di questa Città spontaneamente carro no ad offrirsi per armarsi a difesa della ca- pi-