con male arti, e insidiose maniere intimato a quel N. H. Proweditor, ed agli Abitanti il disarmo, e da esso lui rifiutato, prorruppe all’ eccesso di cannonare l’abitato. Necessitati però gli Abitanti di provvedere alla loro sicurezza, si determinarono assieme al N. H. Proweditor , la Veneta truppa , ed al Brigadier Fioravanti di abbandonar il Paese', e ritirarsi su i Monti. E* dolente questo passo, ma conosciuta, come è, la fede, ed il valore di quella Popolazione, è ben sperabile , che siasi a ciò determinata per cogliere il possibile vantaggio, e tentare d’inviluppare una seconda volta i perturbatori della loro quiete. Tutte queste circostanze però avendo animati i mal intenzionati, ed alcuni rapporti facendo temere imminente lo scoppio, fu di necessità di azzardare le più forti misure per assicurare la Pubblica tranquillità, senza un colpo decisivo tutto era perduto. Pubblicato perciò in prima l’annesso Proclama, e comunicato al General Francese, abbiamo ordinato l’arresto di coloro, che la Pubblica voce, e fama, ed i palesi indizj già comprova' vano colpevoli. Le disposizioni furono le più caute ; trenta Civiche Pattuglie amalgamate colli soldati mantenevano il buon ordine nella Città; la Milizia stava pur essa in pronto per mantenere la Pubblica causa, ed il Satellizio, di genti assistito determinate, sparso ne’ luoghi opportuni ne eseguì l’arresto. Undeci i detenuti sin ora: non è però riuscito di coglier certo Conte Giuseppe Riva quidditatò tra i Capi principali dei malcontenti. Egli si è ritirato in un Corpo di Guardia Francese : e scortato da quattro Fucilieri della medesima , si è ritirato nel Castello San Pietro . Fatale l’esempio, e pericoloso per parte nostra il silenzio, ci parve importan* te di rivoglierci sul momento coll' inserta Lettera al General Balland , ed appoggiando sul desiderio, che aveva Egli stesso mostrato, che vegliare avessimo alla comun tranquillità, e fondando pure sul pubblicato Proclama, abbiamo reclamato la di lui consegna nelle Pubbliche forze. Quindi per meglio conoscere le intenzioni Francesi, giacché il ComandanteBeau-poil aveva in una sua Lettera assicurato , che libero sarebbe alla Venet* Milizia 1’ ingresso , ed uscita dalla Città, purché prevenuto fosse de’ mo* vimenti , gli abbiamo scritto l’altro inserto Foglio, annunziandogli la nostra determinazione di farvi entrare joo. Schiavoni. Nè dell’una, nè dell* altra di queste Lettere abbiamo ancora avuta risposta . Ma qualunque sia per essere l’esito , la nostra costanza sarà eguale, e li Pubblici diritti rispetto al fatto reclamo, e la tutela di questi Abitanti ci saranno sempre presenti, per non ommettere tutto quello, che nell’acerbo momento pò» irà confluire a preservarli >