382 riguardi. Mi è riuscito di scoprire cosà, che il solo timore, che possa verificarsi, sarà per amareggiare estremamente l’animo di: VV. EE. , e che per dovere io non posso dispensarmi di rassegnarla col più vivo rincrescimento all’ autorevole conoscenza dell’ Eccellentissimo Senato . (i ) Una Persona, che giornalmente frequenta un Membro del Direttorio, ed anzi i tra quelli , che formano la sua privata Società , mi assicurò con tutta asseveranza, d’aver inteso a pronunziare dallo stesso Soggetto un discorso, dal quale chiaramente appariva, che tale era l’ interesse, che il Governo Francese metteva nel conservare a qualunque costo la Belgica, eh’ era disposto d accordar all’imperatore qualunque compenso; e giacché era impossibile di poter conceder alla Gasa d’ Austria il possesso della Baviera a motivo dell’opposizione decisa , che a tal progetto faceva il Re di Prussia, il Direttorio permetterebbe aUTmperotore di compensarsi in vece sopra tutte quelle Provincie, che oltre la Lombardia, gli potessero in Italia convenire ; e mi aggiunse , che specialmente indicò sopra quelle, che al Veneto Dominio sono soggette ; e che anzi il General Clark ne. aveva a tal effetto ricevute le relative istruzioni e commissioni. Io, come doveva, li mostrai tutta la ripugnanza a credere quanto si sforzava d’assicurarmi, ma, come è naturale , gettò nell’animo mio la più amara inquietudine. Questo fatai progetto non è riuscito nuovo alla mia conoscenza, come non deve a quella dell’Eccellentissimo Senato, mentre dal mio dovere fu ne’stessi precisi termini col riverente mio Dispaccio io. Gennajo dell’ anno scorso , alla di lui autorità rassegnato . Ma dopo quello , che sopra tal delicato rapporto aveva ultimamente riconosciuto ed a V. V. E. E. rassegnato col riverente mio Dispaccio 28. Settembre ultimo decorso, non mi sembrava di potermi persuadere , che da questo Governo contro ogni buon principio si tentasse di tradire in sì fatto modo ta buona fede, e& abusare si volesse della Religione d' una Potenza amica , e neutrale. Nonostante l’importanza , e gravità della cosa, l’asseveranza , colla quale mi fu riferita, mi pose alla necessità di non dover lasciar scorrere un solo istante senza cercar di conoscere veramente , se potesse esser vero quel- (1) Il Senato non provò l’amarezza, che temeva di spargere il N. H. Querl-nì ; poiché la carità de’Savj gli occultò questo, come tanti altri Dispacci, premendo ad essi, che i Senatori continuassero il loro sonno tranquilli ,