cellentissimi Savj , che in ora così tarda trovammo ancora raccolti , nor* me , rischiarazioni , è consigli , atteso massime , che le cose di Palma non eran presenti al momento delle predette Pubbliche Deliberazioni. Determinate le nostre mosse anche al nuovo tentativo in Treviso , o dovunque altro fosse il Bonaparte , Io ci si presentò sul Pontil di Mar-ghera alfa testa dì due Corpi di Truppe, e usati i consueti segnali, fummo accolti urbanamente a parlare . Le voci del Supremo Consiglio della Repubblica pronunziate con tanta mirabile fermezza, e da noi fatta comprendere al Bonaparte la conformità de’Suffraggj , impose anche a Lui m* non quanto Io ritraesse dopo qualche momento dalle usitate sue diffidenze ,cercando,se fossero liberati in fatto i prigioni,e se sotto leespres sioni , che dimostrò non intendere deMa Parte , che volle leggere , vi si ascondesse la Plenipotenza , che disse necessaria, o degli equivoci tendenti a nuovamente deluderlo. Ma non si tosto , troncato già anche questo discorso , si disse inflessi-bile ad ogni trattazione , quando non fossero vendicati gli assassinj di tanti Francesi , del Capitano , e degli altri sul fatto del Lido con la morte dei tre Inquisitori di Stato , e del Governator del Castello , del Grand’ Ammiraglio, sotto il qual nome intendeva il Governator della Galera, o altrimenti tra 15. giorni al più egli sarebbe patron di Venezia , nè dalla morte i Nobili si sottrarebbero, che facendosi erranti sopra la Terra, come lo sono i Nobili di Francia , e la robba loro nelle Provincie , ormai da Lui dipendenti , sarebbe stata fiscata . Le Lagune non Io spaventavano , le vedeva conformi all’ idea , su oui aveva piantati i suoi piani , e cento altre cose ancor più dolenti. Tutti i nostri parlari , aggirati su tutti i possibili oggetti , ed in tutti i modi studiati per ammolire quel core , o piegar quella mente a cono* scer la barbarie , e l’ingiustizia di quel preliminare furono inutili al solito , ma non ci smarrimo per grazia d’Iddio non ostante .. Richiedessimo almeno tempo, e rischiarazioni . Pel primo voleva , che in 24. ore fossimo a Mantova colla risposta , per le seconde disse , che fatto questo ri-tornarebbe la calma alla Repubblica col redintegrarla de’ proprj Stati, ampliarli ancora , e fortificarla con la protezione della Francia. Convenuto a gran stento un armistizio di sei giorni, non si poteva indurlo a nessun patto a scriverlo resistendo alle ricerche, e divergendo, come suol quando si trova stretto dal ragionamento , a non volervi rispondere . Richiamo« al nostro Mandato: e disse,intanto chi governa Venezia? [Sugge- sti-