131 il conoscere chiaramente essere in questa Città , e forse anco in alcune più popolate Terre del Distretto predominante , ed osservabilmente difuso un certo genio d’indipendenza, e di propensione alla novità,, il quale però comechè non accompagnato da verun fatto, che interessar, potesse le gelosie del Governo, e contenendosi i male int.epzionati in limiti di moderazione , io mi sono contentato di procedere con prudenti misure di modo, che il male non si estendesse più oltre. Al presente però , che per alcune osservabili emergenze viene ad alterarsi Io stato della passata calma, esi-ge il dover mio, che mi rivolga ossequioso alla gravità di codesto Supremo Tribunale , affinchè istrutto delle nascenti novità , derivi dalla virtù, ed autorità di V. V. E. E. all'obbedienza mia la sicura norma alle presenti, e future mie direzioni. Non così bene si seppe a questa parte i, fortunati progressi delle Armi Francesi in Italia, e la vittoria loro contro gli Austro-Sardi, che rinnovate le antiche dispute de’geniali formarono tosto il principal tema de* discorsi nei principali Caffè, e Spezierie. Queste si fanno ogni di più calde , ed impegnate , ma generalmente parlando sono assai più senza confronto gli aderenti alla felicità, ed alle Massime Francesi, che li contrari. Qui però non si arresta il male . Non si limitano i discorsi a sole dispute di opinione. Uno spiegato genio di libertà , con somma imprudenza portato quasi in trionfo da alcuni pochi, ma con esterni non equivoci segni secondato da molti, accresce il disordine. Giunge a tal segno la temerità di certuni, che osano d’insultare persino con indegne espressioni quell’Augusto Governo, sotto cui vivono, la Santità delle sue Leggi, ed il luminoso carattere df chi n’ è alla custodia . Queste cose tutte comechè notorie , abbenchè non risultanti da legale processo , non esito-ad avanzarle alla Sovrana loro cognizione. Ho però tosto ordinata la prosecuzione del processo d’inquisizione , le di cui prime risultanze accompagno nell’ occlusa participazione . La mia impazienza di deponere in seno di codesto Augusto Sacrario le mie inquietudini non mi permise di attendere la più esatta formazione di legale processo, il quale per la delicatezza della materia , e per la somma ciscopezione , che esige , non può. riuscire , se non che lungo e difficile a compilarsi . Questo però si va proseguendo, e sarà mio dovere di avanzare a quando a quando le risultanze alla cognizione di V. V. E. E. In tanto io non tralascio di vegliare instancabilmente sugli andamenti de’principali fautori Francesi, e sulle im. pressioni , che i loro scandalosi discorsi far possono nelle menti de’ benino