210 Senato medesimo al N. H. Agostino Garzoni Veneto Ambasciatore in, Vienna. 1796. 2. Luglio in Pregaci. Species FaEti per l'Amba sci ator in Vienna. Con memoria del Governo di Milano giunta al Senato la ricerca per il libero, ed esente transito di 120. mila misure d’avena, e per ¡’estrazione di altre 60. mila, concesse in data 30. Gennap passato il relativo, passaporto. In seguito con memoria ao. Maggio susseguente questo Am-basciator Cesareo richiese pratica, e favore in porto di Chiozza a 17. Bastimenti carichi d’avena, e segala retrocessi dal Pò di Goro , e ricovrati in Chiozza stessa. Spiegò la sua premura, che i suddetti legni, e gli altri, che sopravenissero , si considerassero come spinti colà da fortunale, accennando l’esistenza in Chiozza di persona incaricata su quest’ affare. Aderì il Senato con la risposta dei sr. all’uscita dal Porto medesimo de’legni suddetti libera ed esente, e commise al Rappresentante di Chiozza di accordar loro ogni assistenza, e favore, salvi però i riguardi della Neutralità. In appresso varie Lettere del Rappresentante medesimo accennano il vicino arrivo di effetti, monture, e attrezzi militari per I’ Armata , sta-tacatisi dalla Mesola per timor de’Francesi , e le domande del Commissario Austriaco specialmente per valersi dell’Opera , e Barche Suddite al relativo trasporto, ed il permesso di scaricare li grani, e generi , manifestando di voler fare Depositi, e Magazzenaggi . Su i relativi riscontri di tale sopravenienza il Senato trovando compromessi i principj della sua imparzialità prescrisse al Rappresentante di Chiozza di doversi astenere da qualunque assenso, o connotazione in proposito di Magazzenaggio. In tale stato di cose I’ Ambasciator Cesareo produsse ai 17. di Maggio lagnanze p«r il ritardo, che incontravano in Chiozza i Legni stessi, e richiese dietro agli assensi preventivi il pronto passaggio de’generi per quelle strade di terra, e di acqua degli Stati Veneti, che le circostanze loro permettevano. Rispose il Senato con l’Offizio dei 28 , che avrebbero avuto piena esecuzione le cose significategli coll’ Uffizio dei 27. , ma che costrette le Barche ad una diversa direzione , ed esaurite le concessioni del 30. Gennajo, cessava la ragion di riflettere sopra alcuni degli avanza ti desiderj. Replicò l’Ambasciator adì x. Giugno le indicazioni , quanto ai ritardi frap*