lorgente dal disordine nelle Finanze . E questa una terribile Lezione per tutti i Sovrani , che non vi è niente in sicuro , quando non v’ è ordine nelle Finanze Pubbliche ; perchè una Savia economia è virtù ne» ce'ssaria non solo in un privato, ma più ancora in un Principe . Un Deficit ¡¿cominciato già da remoti tempi dall’ ambizione di Luigi XIV. , accre-jtiuto dalla volutà del Re defunto , e portato al sommo cosi dall' ulti -pu non necessaria guerra , quanto poco onorevole ne'suoi motivi, ai-rettanto rovinosi ne’ suoi effetti , e cosi pure dalle dilapidazioni dell’ rario fatte sott-o il Re presente , con tutto che non abbia speso un oído per se : questo cosi accumulato Deficit verso la fine del 1786. pose in sommi imbarazzi il Ministero. Non v’era altra risorsa , che imposizioni , o imprestiti, ma i Parla* menti , che dopo il loro impolitico richiamo dall’esilio, contrariavano sempre il Governo , si opposero a tutti, ed adducendo di non avere diritto di registrare le imposizioni , non consentite dalla Nazione fecero una confessione , che era un’ accusa di se stessi , i quali avevano per Secoli ecceduto i loro poteri . Si convocarono nel 1787. i Notabili , cioè , Soggetti del Regno i più distinti per lumi, ma per la disgrazia de’ tempi , prevalendo sempre gl’ interessi privati negli affari Pubblici , quest’Assemblea , che doveva ristaurar le Finanze, produsse più scandalo, che frutto. Sempre imperiosi i bisogni, e sempre resistenti i Parlamenti, questi domandarono gli Stati Generali più per un paliativo , che per voglia di averli , e si unirono in questa stessa dimanda i due ordini del Clero , e della Nobiltà , che nell’Assemblea de’Notabili sostennero vittoriosamente il loro privilegio , o più tosto abuso di non pagare le imposizioni . Era allora principal Ministro 1’Arcivescovo di Sens , che abbracciato aveva un sistema tirannico : ultima risorsa d’ un moribondo Ministerial Dispotico sistema , che ha rivoltato tutta la Nazione • Egli promise di tenere dopo un termine di quattro anni gli Stati Generali , ma senza volontà di mantenere la promessa , vedendo la generale fermentazione , di cui presentiva i pericoli . Però dopo la sua espulsione dal Ministero successe Necher , che aveva più presunzione , che talenti di Stato ; questi affrettò possibilmente la convocazione della Nazione , ed accordò la doppia rappresentanza al terzo Stato contro il voto de t bilí, da iu¡ primj chiamati per consultarli. ^°n può negarsi , che a questa Metamorfosi di aver fatto divenir met- n tà