34¿ spiegar a V. V. E. E.quanto io sia restato addolorato nel sentire, che il Baron di Thugut supponendo il maggior arcanomi rispose , che non era in suo arbitrio il dire ora ciò, che su questo punto avrebbe ad essere, se ron alla venuta dei Preliminari ratificati , che dovrebbero giungere fra quindici giorni. Dopo tutto quello , che io aveva detto ai Thugutnon mi è parso di dover insistere col rischio di provocar inutilmente una illustrativa rispo* sta, e forse spiegare il sospetto , che mi si era generato anche sulle prime influenze de’ Francesi oltre Mincio, sulle quali: mostrò sempre premura di aver notizie da me questo Primario Ministro ; ma mi pareva com» prendere ,che non ne facesse Egli quel caso,che forse la mia mente pretendeva dalli sentimenti di Casa d’Austria sino ad ora dimostrati. Forse la appassionata mìa mente per gli affari di V. V. E. E., nella condotta di questa Corte mi porta ad accogliere idee troppo lontane dal. carattere di questo Sovrano ; ma questo silenzio sopra cosa , che aveva, ricercata , e che mi riuscì poi di sapere , ed una certa apparente indolenza sulla sorte de’Pubblici Stati , e sulle calamità , che affligono un Potente Vicino in modo non utile a questa Monarchia, in ogni rapporto , mi fa conoscere, che la Pace sia stata segnata, precipitosamente per i timori del Reno:, che tutte le viste non si sieno potute avere : che abbia pesato quella di, salvar la Capitale : che la debolezza ,. o la confusione ne’consigli abbia fórse fatto perder di mira gl’interessi proprj ,. non ben osservando quelli, di V. V. E. E. e forse che non ben sicuri si sia della Pacificazione.. E’ contro l’interesse di Casa d’Austria, se riuscisse ai Francesi di scon-woglier la Terra Ferma , che sarebbe infetta altresì da opinioni dannose a questo Governo , come ad essa confinante ; ed è pur contro a questo stesso interesse , se idee di camb) con V. V. E. E. , o d'ingrandimento persuadesse a valersi della mano de’Francesi per aver de’possessi distrutti , e pregni di massime non analoghe ad una Costituzione Monarchica ■>» Ogni indagine*,-ehe_con la maggior desterità,e premura io vado facendo, mi fa credere, che possasi essere introdotta nell’animo di questo Sovrano impressione diversa dalla vera sui movimenti delle Suddite Popolazioni . V. V. E. E. hanno una prova certa , che io non tralasciai di retificar le idee del primo Ministro, ma li dettagli a voce cosi facilmente non si ritengono da Chi è occupato dai gravi affari di questa Monarchia ; ed io non- era in facoltà di esibir la lettura dello Species Fa&i Sono certo, che questa Carta, o un estratto di essa , farebbe molto, et fet«.