2Ì0 delle presenti circostanze, e non dell* intenzioni dell’Eccellentissimo Senato, che erano sempre quelle di mantener la Neutralità, e conservar 1' amicizia colla Repubblica Francese. Ho rassegnato a VV. EE. nel riverente njio Numero 187., che non mi fu più possibile di ricercar al Presidente la copia autentica della lettera scritta dal Direttorio al General Bonaparte « Non potei neppur in seguito ottenerla, mentre il Direttore Barras, che era quello, che doveva procurarmela, non credè di poterlo più fare senza compromettersi, stante le nuove sopragiunte emergenze. La sola cosa, che potei ottenere, si è la qui occlusa dichiarazione, scritta per mano del suo Secretario , colla qnale mi assicura, che quanto nell’occlusa Memoria privata, da me alcuni giorni sono per sua sola norma a lui fatta consegnare, stava espresso , era stato dal Direttorio scritto al General Bonaparte, e che di più era stato ordinato l’arresto di due Ufficiali, che si erano meschiati nelle rivoluzioni , ultimamente nfe‘Stati Veneti accadute. Quello poi sta scritto in quella Carta, che non ha per vero dire altra autenticità, che la sola marca del Direttorio, me lo confermò poi a voce io stesso Direttore Bar-ras , assicurandomi, che la lettera, al General scritta, era già da quattro giorni partita con commissioni analoghe. Mi parve da quanto meco si eipresse, di poter dedur una fondata lusinga, che tutti li più interessanti rispetti dell'Eccellentissimo Senato saranno per parte del Governo Francese per esser in seguito lasciati indènni , ed incolumi : e se una trista esperienza del passato non avesse lasciato pur troppo luogo a conoscer quanto spesso le più precise assicurazioni, é proteste da questo Governo date, furono dal fatto sventuratamente contraddette, io potrei azzardar di assicurar VV. EE., che in questa importante , ed essenziale circostanza, anche l’effetto sarà per corrisponder a quanto nell’ ultima Promemoria di questo Ministro delle Relazioni Esteriori venne all’Eccellentissimo Senato formalmente assicurato. I! serio «ontenuto di questo ossequioso mio Dispaccio giustificherà la necessità d" averlo diretto a W. EE. per Corriere Espresso, il quale mi porterà, io spero, con sollecitudine il conforto delle sapienti istruzioni di VV. EE., dalle quali imploro sommessamente' del suddetto Espresso la bonificazione - Grazie ec. Di V. S. Parigi a. Aprile 1797. Alvise (ferini. O Era