XOp ne Consiglio dii Guerra, avendo inteso con dolore essere lì Ribelli quasi entrati in Salò: e divisa da’Capitani in tre colonne la Truppa, una calando per Ciasana , e per la via di Renzano portandosi alla Porta Enzo di Salò; l’altra per Cacavaro verso pure la Porta medesima, e l’altra •verso. Tormini, dopo gli opportuni ordini per l’unito attacco: e trovan* dosi li Ribelli in azione nelle vicinanze della Porta stessa , dati li Segnali intesi , furono presi in mezzo i Ribelli, e con eroico valore sconfini, debellati, e compitamente vinti dalli Valleriani li Ribelli stessi, i quali s’intimorirono al sommo oel vedere, che ogni colpo tirato dai nostri non andava vano, e che quante fucilate tiravano» erano tanti morti , o feriti. Credevano li Ribelli sottrarsi dal valore de'Valsabbini colla fuga verso Tormini , ma incontrando a quella parte della nostra Truppa dovettero rendersi prigionieri, salvo alcuni pochi fuggitivi entrando ne’vicini Boschi . E siccome pochi momenti prima dell’attacco erano entrati in Salò alcuni de’principali Ribelli col nascondersi nelle case, credettero di porsi in salvo; ma la vigilanza de’Capitani, ed Uiniiali di questi Valsabbini tenendoli drocchio, furono li Ribelli stessi nelle case fatti prigionieri, e consegnati'alli Salodiani, quali nell’entrar delia nostra Truppa in Salò facevano ecco alli nostri replicati con trasporto Evviva S. Marca. Ci ac« colsero con teneri sentimenti di vera Fratellanza , chiamandoci opportuni Liberatori di quella loro Patria. Rinato in fronte Io smarrito coraggio de’ Salodiani , posero in ordinanza le loro Milizie, onde mantenere l’interna tranquillità, dando gli ordini opportuni all* emergenza , in cui si trovavano. Si distinse in coraggio, valore, e consiglio in questo fatto d’armi tutta la Truppa in tal modo, che per la Dio grazia non vi restò alcun morto,, ne’prigioniero de’ nostri, e soli tre con leggiera ferita. Ma rimanendo Padroni del Campo , e fatti deili Ribelli quattrscento Prigionieri, cento morti, presi sette Cannoni, e cinquanta Cavalli, tutelata dal Sommo Iddio l’azione per la giustizia della Causa, per cui prendemmo le armi, e riconoscendo nella magnanimità del Senato colle Ducali stesse la compiacenza del successo, e la disposizione con benigne espressioni palesataci, mi fa sperare con certezza, che saranno anco in avvenire le Truppe Sabbine sempre e-guali nella prontezza, nel coraggio, e nella costanza. Per maggiormente incoragli re li Capitani , Uffiziali, Capi , e Sottocapi, che si segnalarono pella Vittoria, azzarderei supplicare la grandezza dell’E. tV<, perchè si de*