3o 6 questi oggetti sarebbero intieramente sacrificati da un disarmo indipendente da sostituzioni di provvedimenti . Che quando voleva ridur colla mediazione le Città, conveniva intanto arrestar le mosse de'sollerati oltre il Mincio, al che avrebbe potuto benissimo servire la proposta linea, ma ce ne dasse un Documento di questo suo impegno a nostro conforto per recarlo al Senato: che degl’impegni di questo non ne dubitasse, perchè sono impreteribili, e ben diversi i Senatori da quel eh’Egli crede: sono uomini puri, lontani da inganni, e da mala fede. Che Egli, che aveva data la Pace all’imperatore, al Papa, al Re di Napoli, Potenze nemiche della sua, non volesse far la guerra alla Repubblica , e infierire contro di essa, che tanti sacrifizj, e buona fede aveva esercitata verso la Francia. Che per la decisione del Senato nella guerra con l’Inghilterra non avevamo commissioni, ma poteva farla proporre con altri mezzi . Niente possiamo dirli de’ Prigionieri , perchè non ne siamo commessi, ma è ben facile, che il Senato li rilasci a riguardo di lui, quando ritornate le Città, non possa più temerli. Mantenendo però egli sempre il tuono imperativo , ed isfuggindo la trattazione, disse, intanto si lascino i detenuti, io sarò a Treviso tra tre, o quattro giorni, forse prima di voi, veduto che abbia il Marchese del Gallo (Ambasciatore di Napoli, che fu il mediator della pace) e veduto che abbia domani il Campo verso di Bruch. Per non restar così privi di effetto, e per dar luogo a nuovi esperimenti , vedendolo impaziente di lasciarci, Io pregassimo a darci un altro appuntamento. Ci invitò a pranzo, dopo cui, disse, parleremo. Nelle ore intermedie abbiamo visitato il Commissario Ordinatore Wil-mau , inutilmente tentando di condurlo a minorar l’esorbitante requisizion a Pordenon, Conegliano, e Treviso: oggetto ingiontoci dalle ossequiate Ducali 18. corrente: abbiamo trattato l’affare col maggior vigore, e speriamo , che VV. EE. ci dispensino dal ripetere in ora le cose dette ; ma e dalle sue voci uffiziose quanto insistenti, e da quelle di Berthier, cui ci siamo nuovamente prodotti, delusorie affatto, ed evasive, abbiamo desunta la certezza, che essi fossero intesi delle risoluzioni del Buonapar-te. L’incomodissimo pranzo, nel quale furono usate tutte le civiltà alle nostre persone, fu amareggiato da continue ricerche, o derisioni sulla forma, e sull’epoche del Governo, e le procedure degl’inquisitori di Stato, e i Piombi * e li Molinelli, e il Canal Orfano, e tante altre menzogne, che inventarono, o ricopiarono gli Autori Francesi con parole di dis- y Prez'