36 4 esperienza, delle quali necessarie doti trovandomi io così scarsamente provveduto, non potrò se non che assai imperfettamente riuscirvi , e quindi avranno V. V. E. E frequenti occasioni di condonare , siccome fecero anche in passato, gli errori dell’intelletto , ne’quali non ha parte il mio cuore, tutto dedicato alla Patria. Non posso negare, che il destino di quessa Piazza, nel modo così ingannevole e violento occupata, non mi trapassi continuamente il cuore, e singolarmente nella lusinga continua, in cui ero , che qualche Pubblico assenso mi pervenisse autorizzante a preservarla, in conseguenza del quale il fervor di questi Sudditi sarebbe stato sufficiente a garantirla . I Francesi , che sono così prodighi di minaccie, non sono però così imprudenti di mandarle ad effetto , nè azzarderebbero in così poco numero di tentare tali intraprese , se non fidassero su i primi esempi , e sulle note Massime del Governo. II mio contegno in quel terribile momento se non fu determinato dalla mia inclinazione, nè accompagnato dalla mia persuasione fu però corrispondente al dovere di un Cittadino obbediente alla Patria . Non inferiore al tnio è il senso di dolore di questi Abitanti , e singolarmente del Territorio per l’accaduto,. Amano essi troppo il loro Principe per non fremere alla vista di tanto dispregio , e soprafazione . Nell’eccesso del loro dolore non possono contenersi dal sortire con aperte querele. Io sono ingenuo, non posso, nè devo nulla tacere a V. V. E. E. di ciò, che universalmente si dice. Declama ognuno contro 1’ adottato sistema , dal quale si fanno dipendenti i tanti mali, che soffrono, e de’quali non sanno presagire la som-ma, ed il fine. Tronche voci, ma chiare abbastanza di abbandono, di debolezza , di debito di difesa, di fedeltà non curata, di pentimento.delle fatte obblazioni manifestano ben chiaro la generai commozione . Si esagera, che la presente situazione li reduce alla condizione di Schiavi, mentre intesero i loro Maggiori dedicarsi ad un Governo, che li avrebbe garan » titi dal dispotismo, e concludono, che di buon grado si sarebbero sottomessi a qualunque imposizione per vedersi difesi , di quello che senza nemeno sotttarsi ad un peso , che non ha confine, trovarsi in mezzo al più evidente pericolo delle proprie vite, esposti alle rapine, alle violenze, ed al disprezzo di straniere Nazioni. 1 pii attaccati al Governo pensano, e parlano così. I maligni poi, e male intenzionati prendono ansa da ciò, s’avanzano a più spinte considerazioni , ed in misteriosi sensi spargono de’rei progetti. Possono ben pervaderti V. V. E. E. quanto