3°5 glìandosi, come un uomo, come Lui, che conosceva l’intenzione del Governo , e le massime sopra tal proposito, da quello stabilite, si fosse posto in pensiere di far rimborsare li Veneziani. Che doveva prima di tutto sapere, che il Ministro .delle Finanze non poteva ora far alcun pagamento, mentre la Cassa Nazionale non aveva neppur per poter soddisfar agl’interni urgenti bisogni; ma che quando anche vi fossa la possibilità, doveva non ignorare, ch’era ferma volontà del Governo, che le Armate d’Italia, non dovessero costar niente alla Repubblica per mantenerle , e che li Veneziani reclamavano inutilmente il loro pagamento . Quel Deputato gli fece sentire l’ingiustizia di tal determinazione riguardo d’una Nazione Amica, e Neutrale, ch’era dell’interesse del Governo non disgustare, mentre potrebbe essere costretta per mancanza de’dovuti rimborsi di sospendere ulteriori somministrazioni ali’Armata Francese . Il Ministro a ciò rispose, dicendo eh’era tutto vero, quanto esso Deputato diceva , ma che decisamente non si voleva pagare, e che a qualunque evento all’Armata Francese non mancavano mezzi di procurarsi quello, che poteva ad Essa occorrere. Finalmente dopo un lungo Dialogo sostenuto fra questi due Soggetti , il Ministro della Guerra gli disse, che solo dal General Buonaparte si avrebbe potuto ottener qualche cosa, e che se avesse potuto aver una Lettera de1 Direttorio, che appoggiasse quest’affare presso quel Generale , avrebbe forse potuto sperar qualche cosa, ma che dubitava molto, che avesse potuto conseguirla. Seguitò a dirmi il Negoziante, che quel Deputato, come che essendo molto ben veduto, ed amato da varj membri del Direttorio non esitò di portarsi immediatamente a riconoscere da Essi, se poteva ottenere dal Direttorio la promessa almeno , che quel pagamento sarebbe stato verificato in qualche modo in seguito , o se avesse ■ potuto conseguire la sopra indicata Lettera diretta al General Buonaparte. Gli fu risposto da tre Membri del Direttorio presso a poco, come gli aveva parlato il Ministro della Guerra, e gli fecero sentire inoltre, che non erano in grado di rilasciargli la Lettera , che ricercava per quel Generale , mentre non poteva il Direttorio compromettersi stante , che poteva forse il Generale Buonaparte non essere in caso di dar esecuzione a questa Lettera , e che il Governo non avrebbe in allora saputo come insistere per costringere quel Generale Vittorioso, e verso del quale erano obbligati ad avere tanti riguardi ; che se per altro nella vicenda delle cose, si fosse presa la determinazione di pagar alJi Veneaiani o in tutto , o in parte il loro credito, Esso Deputato sarebbe stato avvertito. V.