CAPITOLO IV. DEL TITOLO DI PRIMATE DELLA DALMAZIA COMPETENTE AI PATRIARCHI DELLA VENEZIA. Il titolo di primate della Dalmazia, che decora anche presentemente i patriarchi di Venezia, non fu sempre di puro onore, ma nella sua origine e per più secoli avea congiunti i diritti che vi rispondono. La città di Zara avanti l’anno 1154 era suffraganea di Spalalo, sebbene secondo la più comune opinione i vescovi di essa, benché suffraganei, avessero il titolo di arcivescovi. Nell’anno 1154, forse mal soffercndo gli Zaratini di avere un titolo senza realtà, ottennero ai loro vescovi il jus metropolitico sopra tre suffraganei, Ossero, Arbe e Veglia, cessando anche ogni soggezione tanto degli arcivescovi di Zara, quanto dei tre suffraganei rispetto a Spalalo. Zara ora già divenuta suddita de’ Veneziani. Questi divisarono di assoggettar nelle cose ecclesiastiche la città di Zara al patriarca di Grado, e cosi avrebbero ottenuto duplice scopo, e di ornare di un nuovo splendore il lor patriarca, e di dare una maggiore unità al governo ecclesiastico, il che in via ordinaria é principio di maggiore concordia. L’ effetto per altro non perfettamente rispose alla cagione, che gli era preordinata. Ottennero bensì i Veneziani facilmente da papa Adriano IV, successor di Anastasio, che al patriarca di Grado