5a possiamo assicurare VV. EE., che non Iascìerema di fare delle carte stesse quell’uso presso il General Bonaparte, che ci sarà permesso dalla circostanza, e che troveremo più, conferente con quella sobrietà però, e cautela che esigono li fatti, in esse contenuti, appoggiati alle sole verbali deposizioni. Francesco Pesaro K. Procurator Savio def Consiglio. Zan Battista Corner Savio di T. F. In tanto , che in Venezia i Deputati delle Città facevano le pii* gloriose proteste di fedeltà, e di attaccamento al loro Sovrano, alcune baqde di Bergamaschie di Bresciani giravano nei Borghi , e nelle grosse Ville, e Terre piantando F Albero della pretesa libertà,. e protestavano di voler passare a soggiogare Verona. Pervenuta ai Veronesi la notizia di una taJe protesta unirono dalli Pubblici Rappresentanti le cariche della Città, e del Territorio per conciliare le misure da prendersi in cosi critiche emergenze. Da Brescia era passato a Verona i-1 N. H, Francesco Battala Provveditor Estraordinario col Segretario Rocco Co: Sanfermo, e sosteneva la Reggenza della Città l’ottimo Cittadino N. H. Alvise Contarini succeduto ai N. H. Antonio Marin Priuli nella carica di Capitanio e Vice Podestà. Posto l’affare in Consulta il Provveditor Battaja insinuava, che rinunziar si dovesse ad ogni difesa, ed il Provveditor della Città Conte Bortolo Giuliari dimostravasi debolmente inclinato alla stesr sa opinione. Ma l’altro Provveditor Conte Francesco Emilj, e li Ministri, tutti del Territorio con fermezza tale sostennero la difesa della Città, che il Battaja vedendo impossibile di stornarli da una sì costante risoluzione si appigliò al partito di appoggiare la lodevole loro fermezza. Finse pure il N. H. ¿Battaja col Senato, la cui maggioranza ben egli conosceva risoluta di non cedere vilmente le Provincie. Noi anderemo registrando i più importanti suoi Dispaccj, al Senato diretti, da’quali rileverà il Lettore, come procedevano gli affari a quella parte. Nel giorno dunque 2,3. Marzo spedi egli al Senato il seguente Dispaccio. SE-