37 di Verona, conoscendo, che un tale ajuto non era che irritante, e senza frutto nessuno. Tra il 12, e 13. si andò raccogliendo la Cavalleria sparsa pel Territorio nella speranza di far fronte ad onta di tutto ad una prima esplosione, che potesse riscaldare gli animi troppo freddi di coloro, che potevano avere un’utile influenza. Non ostante il Provveditor Estraordinario nello stesso giorno dei 13. fece venire a sè i Rappresentanti la Città, mostrando loro i grandi pericoli, che sovrastavano, (dal che avevano già parlato più volte nei giorni anteriori sebbene con meno solennità) e la necessità di fare degli sforzi raccogliendo Persone, e denari per far fronte a tanta vicenda. La loro freddezza opprese l’animo del Provvedi, tor Estraordinario sentendosi dire , ch’era impossibile raccogliere mezzi di nessun genere per resistere, nè dalla Città, che non aveva danari, nè dai Privati , che non li darebbero , dicendo , che i Tributi pagati ogni anno erano un sacrifizio bastante; il che rendeva senza nessun valore alcune languide proteste di fedel sudditanza . Il solo Deputato Federigo Fenaioli s’offerse per Lui, ma con tali restrizioni, che rendevano il rimedio di nessuna utilità. Ma quello che più importava, e che niente IaA sciava luogo a sperare dalla classe potente della Città, era il dirsi, che un Castello , che poteva mettere in cenere in poche ore la Città , non lasciava luogo a deliberare. Quanto all’ammassar Gente , mille difficoltà si andavano facendo, cose che furono ripetute dagli altri.* sembravano pure, che poca afflizione sentissero nel vedersi al pericolo d’essere sottratti al dolce Dominio Veneto . Qualche tratto di efficace fedeltà appariva per parte de’ Sindici del Territorio , assicurando , che varie Comunità avrienno fatti degli sforzi , ma senza la base degli Abitatori della Città, con una cooperazione resa quasi certa dei Francesi , non si saria fatto altro, che spargere inutilmente del sangue. Quanto alle Valli era un esporre a certo sagrifizio i loro Abitatori, i quali anche volontierosi niente avrebbero potuto conseguire senza Artiglieria, senza Truppa regolata , che le sostenesse , senza Condottieri, essendo mancante quasi affatto di attivi Uffiziali Io stesso Provveditor Estraordinario : oltre che se una affezione popolare da portare effetti di tanta importanza , è necessario , che sia spontanea , universale , e sostenuta in ogni ordine di Persone con grande en» tusiasmo, (come sarebbe oggi di Verona) di quest’entusiasmo non si ve-dea nessuna scintilla a Brescia, che centro della Provincia , diventava il luogo più importante di tutti. Nel giorno 14. giunse da Bergamo il Capitanio di Artiglieri Corner , G } il