i <58 le circostanze particolari del GeneraiF-rancèse , sfa che qualche senso abbia prodotta in esso lui la somma delle cose, che ebbi a dirgli, mi fece sentire , che avrebbe sospeso questa notte di far comparire in Verona il General Massèna , che lo farà nel corso di questa giornata: che si presenterà alle Porte, che le rimostranze * che m’ immaginassi di fargli, gli servirebbero di segnale per l'attacco ; che se non resistrssi, lo che sarebbe già inutilmente, si contarebbe, che entrassero le sue Truppe, che oc* cupassero i tre Ponti sull’ Adige traversanti la Città , che Iascierebbs Guarnigione sulli stessi, sino che le ragioni della guerra la esigessero, e che farebbe marchiare il resto dell’Armata per inseguire il nimico, e cacciarlo nel Tirolo, dove pare disposto d'entrarvi ; che dipenderà nel resto dal Direttorio Esecutivo in quanto al giudizio dipendente dal fatto di Peschiera , cieè , se dovesse o nò dichiarare la guerra. Che frattanto acconsentirebbe, che le Venete Truppe occupassero le Porte, e facessero la Polizia della Città, che già sapeva sprovista di tutti i generi necessari alla Guerra, cominciando dalle Artiglierie , e suoi attreccj . Discese egli a questo passo nel modo, che il.vincitore dona la legge al vinto.. Riflettute sul momento fra me stesso le commissioni di VV. EE. centrate a solo uso di desterità , tranquillità, e prudenza , non già di forza, man cante d’ istruzioni nella . lettera scrittami da questo Tenente Generale, che ho assoggettata col N. 9. per Espresso , dannoso ogni bilanciamento nel prendere un partito, e decisivo il ritardo , dovei malgrado mio cedere alla violenza delle circostanze, e di dirgli., che allora quando una condotta leale, ed equa dettata dai doveri della Neutralità, e del riguardo verso il di lui Governo che la Repubblica aveva sempre esercitato, non era sufficiente a determinarlo a corrispondervi, come se lo prometteva 1‘ Eccellentissimo Senato, avrei amato piuttosto che di compromettere tanti preziosi oggetti, e di esporre le vite de’numerosi innocenti Abitanti, e la sorte d’una Città distinta negli Stati di VV. EE. Mi ripetè con tuono di assai per me mortificante indifferenza , eh’ egli poco sicurava di quello fossi per determinarmi, che mi ripeteva le ultime sue intenzioni, che presentate, ciò è, le Truppe alle Porte, le mie resistenti direzioni gli avrebbero servito di segnale per l’attacco: che vi pensassi. Così finì la trista conversazione» ed io crederò di seguire le umane intenzioni di VV. EE. , se al giungere dell’Armata alle Porte, non verrà opposta la forza per entrare nella Città. Appena ritornato, erano le 5. della notte, diedi gli ordini corrispondenti a questo Sig. Tenente Generale. Ho reso /