144 111. ed Eccell. Sig. Sig. Patroni Coll. Le supreme commissioni di V. V. E. E., ed il mio dovere vèrso ía Patria impegnano la mia più viva attenzione nelle difficili circostanze pre*-senti. Non mancherò certamente in ognuna delle gravi mansioni appog* giatemi, e massime colle ossequiate loro Lettere de’ir. corrente ; e sa dal canto mio procurerò ogni via di tener quieti, e tranquilli, e contenti i Sudditi, non lascierò coi mezzi più sicuri di rilevare qualunque inconveniente sì della Città, che de! Territorio per participarlo con prontezza a V. V. E. E. A tale importante oggetto ho inoltrata Persona di questa mia Cancelleria Prefettizia di tutta fede , e desterita nella Valle Seriana, e Io incaricai di cautamente inquiriré, e marcare quanto abbisognasse di riparo. Così pure farò per tutta le Provincia , e colle maniere le più avvedute, e prudenti eseguirò gli ordini demandatimi. Alcuni articoli però angustiano il mio animo, sui quali per ben dirigermi imploro le precise prescrizioni di codesto supremo Tribunale. La vicinanza di Milano, e gli estesi rapporti di commercio di questa Piazza con quella chiameranno necessariamente a questa parte molti Negozianti , ed altre perso, ne, le quali a norma degli ordini colà diffusi portano le Cocarde. Questa novità sarà giornaliera, d’ora innanzi non potrà ameno che destare della curiosità comune ; e sebbene io sarò vigilante su quei Sudditi sconsigliati, che osassero imitarne il costume, pure mi troverò sempre esposto rapporto agli Esteri , che in tal forma comparissero ; sui quali non saprei cosa deliberare . Le stesse circostanze di confine condurranno qui degli Uffiziali Francesi, o unici, o separati , e questi stando alla regola generale dovrebbero prestare il loro Costituto. Prima di fare questo passo, che potrebbe produrre del malcontentamento, supplico le istruzioni di V. V. E. E. Prevedo pure in avvenire affluiranno in Milano e Libri, e Stampe, e Fogli Francesi d’ogni genere , i quali facilmente possono qui introdursi; e non so, se potesse turbare i Pubblici riguardi l’usare sulla Valiggia del Corriere di Milano le stesse avvertenze, che si praticano per quella della Svizzera . In questi momenti, ne’quali pel cambiamento delle cose furono assai sconscertatì in Milano gli affari di commercio, qualche proba persona mi ricercò Passaporto per portarsi colà per suoi particolari affari . Negandogli questo , ho creduto in vece di munirli di un sempfìce Attestato di esser Sudditi Veneti secondo la formula , che inserta rassegno : ma siccome continuano le ricerche , e saranno maggiori in