2 pi importanza di allontanare il momento del pericolo» quanto è possibile , co! tener in freno il fervore de’Popoli senza avvilirlo , stende le sue riflessioni su i casi estremi di cimento , ¡minorando sulli due opposti eccessi, o di avvilimento , o dì disperazione, in uno de’quali potessero cadere quegli Abitanti ; temendo Egli non meno qualche scoppio parziale di non previsibile e mal calcolata effervescenza; ed invocando per tutto questo ordini, e direzioni # Ma se ciò non può dipendere, che da principi generali , e dalle massime, o dalla vista universale e Politica all’esterno, ed all’interno del Dominio , dalla vastità di tanti rapporti, e dalla perdurazione , o dal cambiamento delle Massime Pubbliche , il Tribunale dopo aver maturata la situazione del Bergamasco, ed indicate le possibili nozioni degli altri Paesi in tante forme travagliati da straniere Armate, dettagliate le esigenze risultanti dal Piano suaccennato, e ridotta a tal punto , e con tanta cir-cosyezione la sua Opera, non può che comunicar tutto alla maturità , alla prudenza, alla virtù, ed al secreto de’ Savj del Colleggio, li quali daranno a tutto quel peso , e quelle direzioni , che meglio convengano ai sommi riguardi della Pubblica Salvezza . Letta in Consulta da’Savj l’importante Comunicata, essi calpestando tutti i riguardi della pubblica salverà, inflessibili a nulla ope* rare , la collocarono nella funesta Filza Comunicate non lette in Sanato. Ecco il risultato di tanti studj, di tante meditazioni, e di tante vigilie del Tribunale Supremo 3 ed ecco delusa l’aspettativa del Senato medesimo. Era Savio in settimana il N, H. Pietro Dona K., questo soggetto aveva già esternato il fatale suo divisamenro nella suacr cenata Consulta 20. Agosto , in cui dichiarò degna di censura la Carica di Bergamo promotrice di tali obblazioni 3 lusingandosi, che ls direzioni degl1 Inquisitori di Stato sarebbero analoghe al suo pensare-. Ma s’ingannava egli a partito: poiché chi ben pondererà la sopra* scritta Comunicata, conoscerà a colpo d’occhio, che il Tribunale n’era intimamente persuaso, e che dal realizzare il disegnato armamento del Bergamasco faceva dipendere la salute non solo di quella, Provincia, ma dei!’intiera Repubblica. Tale era il destino infelice della causa pubblica, e tale l’abuso, che faceva la maggioranza de Savj della confidenza, che in essi riponeva il Senato. E’ ben vero, che l’armamento de’Bergamaschi avrebbe fatto passare la Repubblica dal*