4* Pochi moment? dopo, il ritorno dei due Uffiziali , che erano stati spediti incontro, agl’insorgenti , si porte) il Proweditor Estraordinario aliai Camera del N. H. Procurato^ Pisani arrestato, per insinuargli di venir» a Venezia, al che rispose assentindo , e soltanto pregando il Proweditor Estraordinario d’impegnarsi, perchè non peggiorasse la di lui sorte , Entrati gl’insorgenti con due Cannoni nella Piazza, rivolti contro il Palazzo, salirono le scale, e giunti alla Loggia, che divide l'abitazione delle due cariche , ordinarono di assicurarsi del N. H.. Mocenigo , ed inteso ,, ch’ era partito si percossero il, capo colle mani .. Portatisi nella Camera della Carica Estraordinaria t che unito, agli altri II attendeva , fu dal Lecchi letta unB Carta , che in sostanza diceva, ch.e il popolo Bresciano nato libero si, era volontariamente dedicato al Governo Veneto , ma che stanco della tirannia dello stesso Governo Veneto, intendeva da quel momento, di, rimettersi nella primiera sua Libertà . Gli rispose il Proweditor Estraordinario, che il Governo, Veneto aveva trattato con paterna affezio-se i Bresciani; conservando quei, privilegi , coi quali gli si erano dedicati s. e. che „ to e trenta, o cento e sessanta Ribelli, e non più, il Lecchi, qual Generale,, „ come lo è attualmente, a nome di tutti disse, che la loro, intenzione era di li-berare o per amor , o per forza tutto il Popolo Bresciano dal giogo della Vene-„ ta Repubblica; e che per ciò fare, dovea essere da li a poco raggiunto da un, „ corpo di diecimila Uomini, e da non so quanti Francesi,. stati espulsi dalla Fran-„ eia, come troppo crudeli, e sanguinari. Il che posto non dovevano essi Uffizia-„ li perdere tempo a portarne l’avviso al Proweditor Battala ; poiché- essi erano „ risoluti, di proseguire senza dilazione la loro impresa . Sentito per tanto questo^ „complimento dal Battaja, si dispose egli a riceverli placidamente; e mentre gli „ Abitanti per varie voci sinistre erano tutti agitati, ed ¡sconvolti , egli non fe-ce, che rinnovare l’ordine di stare quieti, e di non far alcun movimento . “ „ Ma perchè si è egli diretto di tal guisa ! E’ forse stato per pusillanimità f o „ per secrete intelligenze!' Questo è ciò, che s’ignora, e che dà argomento di „ molti sospetti. Non si sà tampoco, se il Lecchi fosse ben inteso co’Francesi, „ di lui amici, e di tutti i Giacobini, per essere sostenuto in un bisogno, quan-„ do che fosse , oppur se inteso fosse soltanto col Comandante del Castello Cle-ment, affinchè in caso di resistenza, per parte della Città,, giuocar facesse, co-„ me è più probabile, la, sua Artiglieria contro di essa . Comunque siasi, certo è,, „ che 11 Proweditor Battaja impedir poteva lo scoppio della Rivoluzione in più „ maniere, cioè, o coll’ordinare a’Comuni, per dove passar doveano i mal con-„ sigliati Cospiratori di dar mano alle armi, e di rintuzzare la forza colla forza ; * o pure col far chiudere tutte le Porte della Città, oppure coll’impiegare tutta „ la, Soldatesca, e la Sbirraglia per arrestarli, e per condurli nella forza della Giu-„ stizia : dacché la protesta fatta dal Lecchi de’dieci mila uomini , e de’Francesi „ crudeli, e sanguinari , che li doveano raggiungere , era un’ impostura da non cre-„ dersi in verun conto. Quindi è, che nessuno ha potuto, veramente comprendere „ il motivo, per cui il Battaja non siasi scosso, ed abbia lasciato il varco aperto, per ogni dove ad una sì sfrenata, e decisiva insurrezione, “