35Í «lattato s't per tener raccolta [a gente, coltre pure per non esser nel mezzo dell'abitato, evitando così ogni disordine, e confusione. Questo Militare finse rimaner persuaso, e si portò sopra luogo al Lazzaretto, ma al suo ritorno rimarcò, che co!à non poteva starvi se non la Cavalleria, e l’ Artiglieria , e che per l’infanteria era indispensabile la Fiera. Costretto dalla necessità risposi alla Lettera del Generale in modi cortesi , gli feci presenti tutti gli obbietti, che v’ erano,, e ricercandolo di far stare in disciplina la sua gente mi riservai di abboccarmi con Itti, e fissare quelle providenze,. che al reciproco vantaggio fossero state necessarie. Era già in viaggio il Generale, quando io scrivevo, e 1’ Uffiziale colle risposte Io ritrovò in vicinanza ai Borghi. Poco dopo vengo avvertito, che la Truppa era entrata con Cannoni appuntati, e con miccie accese, che s’incamina-va tutta verso la Città , che il Generale alla testa voleva venir a visitarmi con scorta di 30. uomini, ma che pretendeva fosse in tanto lasciata aperta la porta S. Agostino per aver comunicazione colla sua gente, e che senza la parola di lasciar il ponte alzato ei non si muoveva da quel posto. Compresi subito quanto si voleva tentare, ma privo di mezzi per effettuare qualunque passo coraggioso, mi affidai nella persuasione, che potevo usare col Generale, e diedi ordine, che fosse lasciata aperta la porta, ma che per altro se oltre la scorta suddetta si presentava qualche altro corpo, fosse subito chiusa. Arrivò in fatti il Generale, e dopo avermi con modi gentili fatto un uffizio, e dimostrato persuasione di fermarsi in Fiera , improvisamente mi disse , che nella notte doveva giungere ii General Buonaparte , e che in suo nome in tanto mi domandava di occupare la Città ed il Castello. Sorpreso di tale ricerca, che non dovevo mai attendermi dopo l’indicato giro di cose, usai tutti i modi destri insinuanti y poi gli fece temere qualche malcontento nel popolo , e finalmente mi presi tempo per comunicarla alla carica Eccellentissima Estraordi-naria . Sul momento esigette la risposta, e mi disse, che le sue commissioni erano tali da usar la viva forza al caso di qualunque rifiuto, e eh’ Egli era disposto ad usarla. Posto in tal situazione senza mezzi di dife--&a , responsabile al Sovrano, ed alla Nazione dei mali, che potevano derivarne , bilanciai, ma mi convenne cedere alla violenza , non credendo di dover attendere, che mi fosse fatta,- ma volli prima, che in iscritto ei mi spiegasse la domanda , e l’alternativa risoluta al caso di rifiuto, il che esso accordò, come spiega 1’ unita copia. Entrata allora la Truppa, occupò le porte y ed il Castello, da dove dovetti ritirare la Guarnigione, e Z z mer-