4tó la grand’opera della Rivoluzione e caduta della Repubblica • che perciò i nomi di questi scellerati passeranno con orrore di generazione in generazione. x r v. (She nè al Consiglio Maggiore, nè al Senato può con giusto critico discernimento attribuirsi lo scioglimento della Repubblica. . Non al Consiglio Maggiore , perchè questo non fu mai a giorno del vero e genuino stato delle cose^ non al Senato, perchè sebbene talvolta imprevidente, ed indolente ; la di lui imprevidenza, ed indolenza era alimentata dalla maggioranza de’Savj , che li sottraevano a loro piacimento i lumi indispensabili a ben governare: ed in ultimo, perchè deluse furono le sue salutari Deliberazioni, massime quelle del giorno 2?. Aprile 17577, dalla spuria Conferenza, unitasi nelle private Camere del Serenissimo Doge. X V. Che la Repubblica di Venezia in fine peri Vittima sfortunata ed innocente della sua lealtà, della generosa sua Ospitalità, e di quella impuntabile ed imparziale amicizia, con cui riguardò, ed accolse nel suo seno Ospiti sconoscenti, ed ingrati, Amici sleali, scellerati,' perversi. Fine della Terz* P»rtete delTumo Secondo.