- 83 - rabile, e la mancanza di sicurezza e la barbarie dei Turchi la gettarono nell’inerzia e ndl'indifferenza, sicché il contadino coltiva appena quanto gli è strettamente necessario |-cr pagare le decime, dare al proprietario la sua parte, u provvedere al propri«* sostentamento nella misura più parca. Questa incuria per il lavoro è prodotta anche dalle disastrose condizioni igieniche della campagna, e dell’impossibilità di vendere i pri*dotti per la mancanza ili strade, che rcntlc spesso enormi le lontananze dai centri. L'Albanese dorme e mangia poco e male ed è insidiato da malattie d'ogni specie, tra cui la malaria, dalla mancanza di ogni nettezza e dalla deficienza dei vestimenti ». L’aratro è fatto da un ramo biforcuto di olmo : un braccio sene di guida, e l'altro di tim<*nc, e la punta di legno per il solco non è mai protetta. Il taglio del grano si fa con una piccola falce, e soltanto il fieno si falcia con uno strumento simile al nostro. Il mais si sgrana con la mano. Per la trebbiatura del grano si usa il cavallo. Conferma recentemente il -Montanelli che in Albania — secondo calcoli attendibili e concordi la zona agraria, coltivata o coltivabile, occupa una superficie di 300 oco ettari. I.a grande proprietà divisa fra circa 165 Famiglie di beys, occupa circa 213000 ettari; il resto è frazi«»nato fra la massa contadina. L'ex governo di Re Zog aveva promulgato una legge per ridistribuire le proprietà, frazii*-nare il latifondo (ri/iic), moltiplicare la piccola proprietà : «gii), obbligare i grandi proprietari a sfruttare razionalmente i loro fondi, garantendo al contadino il credito necessario ad ogni miglioria, liquidando il malvezzo dell'usura. Ma non se ne fece nulla. Avremo occasione* di mettere in rilievo (Cap. V) (pianto lui saputo fare il lavoro italiano, in questi ultimi anni, per mettere in valore alcune concessioni come sta facendo I' Ente Industrie Agrarie Albania (E.I.A.A.). Ma per ora dobbiamo constatare come fra i prodotti AGRICOLI il principale sia il granoturco che prospera rigogliosi», con notevole altezza, essendo anche l’alimento fondamentale della popolazione; le aree a granoturco costituiscono forse i 4 5 di tutla la superficie coltivabile. Il riso è coltivalo nella Zadrima, nelle conche di Tirana e di Klbassan, nella bassa valle del