32 tria. Cosi scriveva il Senato; fra poco vedrà il Lettore, in qual guisa corrispose il Battaja a tanta fiducia . Da queste materie dovette il Senato passare nell’adunanza del giorno 18. a misure economiche. Era esausta la pubblica Cassa per il continuo esorbitante peso dell’armata Francese, che tutta ricadeva a solo carico de’ Veneziani. Conveniva dunque rinvenire de’ fonti , da’quali con quella sollecitudine, che esigevano le urgenze del momento, sovvenuto fosse l’Erario, e perciò dietro alla Scrittura de Deputati ed Àggionti alla Provision del Danaro, prese la deliberazione di far uso delle argenterie delle Chiese non necessarie al culto Divino. Noi passiamo per brevità sotto silenzio la Ducale. Da questa Providenza economica passò il Senato a rispondere a^ Veneto Residente in Milano Vincenti. Aveva questo zelante Ministro fatte le più vive rimostranze al Francese Comandante della Lombardia Generale Kilmaine sull’accaduto in Bergamo, al quale in data 15. Marzo aveva scritto il Provveditor Battaja sullo stesso argomento. Si mostrò sorpreso il Kilmaine, e protestò, che innocenti erano le truppe Francesi; e fece vedere la lettera da lui scritta al Comandante Le Faivre, che daremo in seguito. Il Senato dunque lusingandosi, che sinceri fossero i manifestati sentimenti del Kilmai* ne , rispose al suo Residente colla seguente Ducale. 1797. 18. Marzo In Pregaci' Al Residente in Milano da spedirsi per Espresso . Risultando dal tuo diligente Dispaccio N. 161. che codesto Gener. Kilmaine in risposta alle tue rimostranze sopra il dolente avvenimento di Bergamo, ti fece assicurare per mezzo del suo Ajutante non solo di tutta la più esatta innocuità in ogni articolo per parte delle Truppe Francesi, ma ancora della sua vera premura, ed interesse per il tranquillo ristabilimento dell’ordine, Io che volle comprovarti, comunicandoti la Let-tera , già in precedenza diretta al Comandante Francese in detta Citta , t che ci hai spedita in Copia, trova opportuno questo Consiglio commettere alla nota tua desterità di significare al Comandante medesimo , che essendosi da te fatti presenti al Senato questi sentimenti di onestà , e di giustizia , corrispondenti all’ amicizia , ed alla Neutralità vigenti tra la No-