JP*' *39 succedessero colla sopravenienza di tanti Forastieri , Villici , e Disertori del Milanese. Vi innoltrai 24. Soldati -divisi tra l’uno e l’altro Castello, e Io stesso avrei fatto in alcuni altri più esposti luoghi del Co'nfine , ove avrei anco destinato qualcheUffiziale d’osservazione per ritrarre pronte e sicure notizie di lutto , ina nella ristrettezza de’ mezzi ho creduto più opportuno trattenere in" questa Piazza concentrate le poche Forze *, onde mantenere possibilmente la quiete , e L’interna sicurezza in momento di tanta confusione. Mi duole però nell’animo di non potermi prestare nei bisogni della Provincia, e singolarmente a'Confini invasi per ogni parte da strabocchevole numero di Villici, e ridondanti di effetti d’ogni genere colà tradotti quasi in asilo di sicurezza. La confusione, il disordine , T apprensione d’una insecuzione sono sparse per ogni dove , nè si può prevedere sino a qual segno , e quali effetti possano derivare da tale universale orgasmo. Molti Capi di Comune si presentarono già a questa Carica, esponendo le indicate riflessibili sopravenienze di Persone, di Generi, e di Bestiami , e singolarmente quelli diCividate rappresentarono esser accampato in sola distanza di sei miglia dal Veneto Confine un Corpo di circa sei mila Austriaci nel tener di Antignate Territorio Cremonese , e che una tale così vicina unione di forze incute universale spavento in tutta la Popolazione di quei Contorni. In tale statodicose, che mi credo in dovere di rassegnare a Pubblico lume con espressa estraordi-naria missione, onde tutto sia presente alla Pubblica Maturità per 'quelle disposizioni, e comandi, che a mio conforto credessero V. V. E. E. innol-trarmi, come vivamente imploro, non posso frattanto se non che coll* impiego di tutta l’attività a me possibile prestarmi a mantenere illesa questa Città, e Provincia da quei maggiori disordini, ai quali per il torbido aspetto delle cose potrebbe forse andar incontro. In questo momento si sentono varie voci, che 1’ Armata Francese sia entrata in Milano . Questa nuova non posso con precisione asserirla vera , ma è probabilissima ; poiché non essendovi più ostacoli può da un momento all’altro sentirsi confermata . Essendo di mia grave responsabilità tanti Articoli, supplico immediate le Pubbliche Commissioni di V. Serenità, a cui andrò di mano in mano dettagliando ogni cosa , e dal canto mio non mancherò certamente di tutta quella vigilanza, ed attenzione , che in simili circostanze deve usareun vero Cittadino -dedicato a servire la Patria . Grazie ec* Bergamo 10. Maggio 5796. tssà a2* Alessandro Qttolin Cap. Vie. Podestà. 1796.