-C$o 109 Scoppiò la rivoluzione di Francia. Il re di Sardegna propose una lega italica per opporre resistenza al torrente, che minacciava rovinare dalle Alpi. La repubblica ricusò, la lega svanì, e la fine della repubblica fu più sollecita. Francesco Pesaro propose la neutralità armata ; Zaccaria Vallaresso la volle disarmata. Per un caso che lo storico di Venezia registrerà, vinse il partito del Vallaresso. Il Bonaparte, nato italiano, vissuto francese, scese in Italia con un esercito raunaticcio, fece quei prodigi di guerra che tutti sanno, entrò nello Stato veneto. Venezia era in pace con tutti. Aveva ambasciatori in Russia, in Roma, a Parigi, a Vienna. Al grido di libertà, le città venete della Lombardia ribellatesi si congiunsero alla repubblica cisalpina. Resistettero i territori di Bergamo e di Brescia; Verona resistette, dove ebbero luogo quelle pasque che allo storico di Venezia forniranno argomento per dimostrare le esagerazioni degli stranieri. Francia dichiarò la guerra a Venezia; tutto il resto del mondo si conservava in pace con lei. Intanto si trattava a Leo-ben; ivi nel 1797 si soscrissero i preliminari della pace e la divisione dello Stato veneto. Ridotti all’estremità, senza forze, tranne poche soldatesche fedelissime di Dalmazia, i nobili nel giorno 12 maggio 1797 richiamarono tutto il comune all’antica sovranità. Vi furono subugli ; il popolo fu più generoso che i suoi signori, e fu quetato per forza. I Francesi entrarono nella città il giorno 15 maggio. Fu promulgato da loro il governo a popolo, e fu da loro riconosciuto. Rappresentava il popolo una municipalità provvisoria intenta ad alzare alberi di libertà, a gridar libertà, uguaglianza, o morte. Governo miserabile, isolato, perché tutti i comuni dello Stato veneto si tennero come repubbliche separate e senza centro. Fermata la pace a Campoformio nel giorno 17 ottobre, i Francesi l’hanno lasciata ignorare al governo repubblicano popolare di Venezia. Saputasi, la municipalità di Venezia dichiarò sé aggiornata. Nel giorno 18 gennaro 1798 entrarono in \ enezia le soldatesche austriache. Francesco II imperator de’Romani aggiunse a suoi titoli quello di duca di Venezia, e finì la repubblica.