94 formazioni ritratte dal predetto Residente , che ci ha colle successile di lei Lettere dei 13. comunicate, tuttavolta siccome V. S. III. ci rimarca, che moderata sia la condotta del suddetto Cav. Cervera , e che non dia motivo di censura, così sarà sufficiente tenerlo sotto le osservazioni della di Lei Carica, e non fargli ignorare , che la medesima invigila, sopra: 1& di lui direzioni. Paolo Bembo Inq. di Stato Zaccaria Valaresso Inq. di Staio Camillo Bernardin Gritti Inq. di Stato. Mille e mille altri Documenti petressimo qui trascrivere, da’quali si rileva sì l'indefessa vigilanza de’pubblici Rappresentanti nelle Provincie, come la costanza, e moderazione, con cui si prestavano gli Inquisitori ad allontanare dallo Stato tutto quello, che turbare poteva la sua tranquillità, ed il buon ordine. Verona principalmente attirava a se l’attente meditazioni del Tribunale. Sin dal 17^4. aveva fissata in quella Città la sua dimora il R. Conte di Provenza sotto nome di Conte di Lilla. I rapporti di quest’illustre rifuggiato colla Nazione Francese si accrebbero dopo la sfortunata morte di Luigi XVII., e quindi le di lui direzioni potevano compromettere 1* impun-tabile Neutralità della Repubblica. Sollecito adunque il Tribunale suddetto su gli andamenti di questo Principe non trascurò di comunicar a’Savj del Consiglio tutte quelle notizie, che servir potevano di guida alle politiche direzioni del Senato ^ come di fatto eseguì colle Comunicate 10. e 25. Luglio, e primo e 7. Agosto di quest’anno 17^5* di cui ora scriviamo. Ma siccome non furono portate al Senato le Comunicate medesime, che pur sono interessantissime, così pensiamo di qui trascriverle per intiero, copiandole dalla lunga Filza Comunicate non lette in Senato. 179j. 10. Luglio. Potendo esser utile ai Pubblici Consigli la conoscenza delle direzioni del Sig. Conte di Lilla, esistente a Verona, dopo l’annuncio dellasegui* ta morte del Figlio di Luigi XVI. Gl’ Inquisitori di Stato reputano con- ve-