28? minacciata strage a quella Popolazione si indussero le Cariche di firmar* le con la riserva, che fossero salve le vite, eie proprietà de'Sud-diti . Fu sorpassata pure questa condizione, e volendo il General Kilmaine qualificare , come assentito da loro ciò, che non era che condizionato , formò altra Carta, che pure s’inserisce. In tanto dovettero li Provveditori E straordinarj, ed il Rappresentante sottrarsi alla furia del Popolo, e dell! Francesi partendo innosservatamente verso Padova, dove si sono ri fuggisti . Li ulteriori riscontri di quella Città rapportano, che sia ritornata la calma, che quattro Deputati convennero le contribuzione di 40. mille Ducati a patto , che fossero salve le vite , le proprietà del li Cittadini , ed immune la Religione; che li Villici fossero disarmati, e rispediti alle loro case, e che la Truppa Veneta con le lor armi, e Bagagli dovessero dirigersi a Vicenza. Si teme ancora, che li Francesi abbiano costretti quegli Abitanti a cambiar forma di Governo , ed attaccarsi alli Francesi. In questo momento tutte le Popolazioni sono già disarmate, e li Villici ritornati alli loro respettivi Comuni. Costanti, e non mai. variate le Massime del Senato di non ammettere Legni armati nelli Porti della Dominante , e di Chiozza , sopra qualche indicazione fatta dal Ministro di Francia al Conferente , che spiegava per parte delli suoi Armatori una contraria intenzione, fu egli apertamente avvertito delle Massime Pubbliche in questo proposito: ['Uffizio del giorno 17. corrente, qui annesso, e la di lui risposta del giorno 19. mise in. grado il Senato di non dover attender alcuna direzione contraria alli suoi spiegati principj. Ma inaspettatamente nella sera delli io. avvenne il doloroso successo, che direttisi al Porto stesso tre Trabacoli armati in corso, fu uno più ardito nell’entrare, e darvi fondo vicino all’Elaboratorio di Polvere. Col mezzo d’un Uffiziale Veneto pertanto fu eccitato a distaccarsi, ma il Capitanio vi si oppose con molta fermezza volendovi fermarsi. Cominciò anzi svi momento a cannonare una Felucca Bochese» che si trovava alla custodia di quel sito. Fu allora, che il Castello di S. Andrea, e gli altri Legni risposero col fuoco: fu arrestato il Legno, e 1’Equipaggio, eccettuati alcuni Individui, che perirononella mischia. Era il Legno carico di munizioni, d’Artiglierie, e singolarmente di Granate, come risulta dalla spedita Relazione. Andrea Alberti Segretario. Nella stessa sera fu formata risposta dal Senato al Dispaccio 21. Aprile da Saint Fait de’due N. N. H. H. Deputati al General Buona- T par-