re, e lasciare in copia ai Savj del Collegio per comunicare a! Senato, quando e se ad essi parerà quanto segue. Pervenuto al Tribunale dal Nobile in Francia £. Alvise Querini il Dispaccio senza numero dei tre corrente, nel quale si contengono li risultati d’una conversazione tenuta col Cittadino Rewbel in materia riguardante delicati oggetti, e degni della maggior secretezza, e riserva, oltre a quelli relativi a principj Politici, ripetuti tante volte da quel Governo, il Tribunale ne rimette alla prudenza de’Savj del Collegio 1’ integra traduzione dalla Cifra per l’uso, che troveranno della loro prudenza. Rovandomi l'ultimo giorno del decorso Mese alla consueta pubblica udienza del Direttorio Esecutivo, il Cittadino Direttore Rewbel mi chiamò in disparte, e mi ricercò, se aveva ricevute recentemente notizie di Venezia , io gli risposi , che le ultime notizie da me ricevute portavano la data degli 8. di quel Mese; mi ricercò, se era noto a me cosa era ultimamente accaduto a Venezia, ed avendogli fatto conoscere, che ama non era pervenuta alcuna notizia, che meritasse un qualche riflesso, mi disse allora, eh’Egli sapeva, che ne'Bossoli del Maggior Consiglio erano stati posti dei biglietti, che censuravano la condotta del Governo passato perchè era stato indifferente, e non abbastanza contrario a tutto ciò, che riguardar poteva li Francesi : che nel Consiglio di Dieci erano stati introdotti quegli Individui, che si conoscevano come attaccati per sentimento agli Austriaci , ed intieramente opposti ai Francesi : che già chiaramente si manifestava l'odio, che avevano li Veneziani contro li Francesi e nella Dominante e nella Terra-ferma ; che gli dispiaceva il veder , che il Governo in qu»lche parte fomentasse il fanatismo contro li Francesi /mentre aveva in questi ultimi tempi fatto eseguire un Triduo per liberare Io Stato dalli stessi. Dopoché ebbe terminato questo suo discorso , io gli risposi , che da quanto mi diceva, io riconosceva chiaramente, che v’era della gente molto interessata a cercare , che tra la Repubblica di Venezia , e quella di Francia si turbasse quella buona armonia, e quella amicizia, che in mezzo a così difficili circostanze seppe la prima render fin ora inalterabile ; che non vi poteva essere , che un così sinistro oggetto per imaginare una congerie di cose destitute dal fatto stesso d’ogni fondamento : che circa li Biglietti , che asserisce essere stati introdotti ne’ Bossoli del Maggior Consiglio, questo poreva benissimo darsi , ma che quando anche ciò fos- SERENISSIMO PRINCIPE. se