8? Duca di Toscana, ed alla Repubblica di Venezia (i). Che queste disposizioni del Governo Francese erano state comunicate al Re di Prussia, ed a Sua Maestà Sarda. Ch’erasi conchiusa la pace col Gran Duca di Toscana, il quale resterebbe neutrale, essendosi obbligato di risarcirei! grani, di cui gl’inglesi si erano impadroniti. Che v’era-no gravissime interne dissenzioni tra il partito de’ Moderati, e li Giacobini, il primo de’ quali era rimasto vincente, avendo scoperte le trame del secondo. Ch’ erano stati sospesi due Cluh a Parigi, e levati i busti di Marat ec. Da Torino poi il Residente Co: Giuseppe Maria Giacomazzi scriveva al Tribunale medesimo in data 21. Febbrajo di quest’anno, che era stata rinforzata Tarmata di Tolone destinata per l’Italia. Che si erano a quest’oggetto formati grandiosi magazzini nel Golfo delle Spezie. Che si trovavano esposte le Coste della Toscana, del Papa, e di Napoli. Che dicevasi meditata una invasione per il Genovesato nel Parmigiano. Che ciò non ostante, la comparsa delle squadre Inglese , e Spagnuola , non che l’epidemia, che regnava nelle truppe Francesi, potevano impedire la meditata spedizione. Che il Gran Duca ( 2 avea spedito a Parigi il Co: Cadetti per negoziare di rimanere neutrale, il quale era stato ben accolto da quel Governo in grazia de’ principj, eh’ egli professava. Che temevasi da quella Corte, che l’imperatore non prendesse per l’Italia tutto quell’impegno, che dalla medesima si desiderava, il che potrebbe far sì, che questa prendesse qualche risoluzione, onde non vedersi abbandonata ec. , „ 1 ... . Aprile Da Napoli ancora il Veneto Residente Pietro Businello col suo Di-spaccio del giorno 14. Aprile dava agl’inquisitori di Stato un distinto ragguaglio della congiura fortunatamente scoperta in Palermo. Que- (1) Si confronti questo Piano del Comitato di S. P. coIla_ Pace di Leoben, e con quella di Campo Formio, e si rileverà qual peso si meritavano le lusinghe e promesse della Francia . . n (2) Non era ancora nota a Torino la Pace, e Neutralità tra il Gran Duca di Toscana e la Francia , accennata dal Sanfermo nel suo Dispaccio 17. Febbraio. F 3