16 l'ità un partito dì convenienza per la Repubblica, anzi un partito di necessità, e l’unica salvaguardia de’suoi Stati; giacché era in grado di sostenerla con vigore, e con forza. Tal’era l’esistenza politica, della Repubblica di Venezia, e tali erano i gradi della sua Potenza all’epoca della rivoluzione e caduta dilla Monarchia Francese, ch’eb« be il suo primo principio nel 1788. Ma a maggiore dilucidazione di sì importante argomento fa d' uopo esaminare, qualfosse l'interna civile sua situazione a detta epoca. ET* fuor di dubbio,che dovea questa Repubblica la lunga e felice sua durazio-ne alla mirabile organizzazione del suo Governo, riguardato con sorpresa dall’Estere Nazioni. Non può tuttavia dissimularsi, che molti sconcerti,, e gravissimi disordini non si fossero in esso*introdotti mercè la caducità delle umane istituzioni. Nm accenneremo quelli soltanto, che influivano nel regime suo politio e che furono senza contrasto una delle prossime cagioni delle sue sventure, e della sua caduta. All’esterna decadenza, di cui si è finora parlato, ben tosto la lunga pace, ed il continuo ozio accoppiarono gravi disordini , i quali indebolivano le pubbliche deliberazioni. In fatti un certo Egoismo, sempre fatale al* le Repubbliche, un riflessibile raffreddamento di quel zelo patrio ^ che tanto distinse gli Aristocratici de’passati secoli, una falsa clemenza nei Tribunali, onde rimanevano i delitti senza il castigo dalle Leg« gi prescritto, una certa facilità di propalare i Secreti del Senato, sorpassata con indolenza dagl’inquisitori di Stato , un serpeggiante stra* vizzo, una non curanza delle cose sacre e religiose ? un immoderato spirito di passatempi , una scandalosa impudenza nelle donne , un lù bertinaggio portato per così dire in trionfo negli uomini , erano fra gli altri i disordini, che dominavano in una parte de’ Patrizi, e de* Cittadini d’ogni ceto, e condizione sì in Venezia, che nello Stato. Ne fanno fede gl’interni sconvolgimenti degli anni 1762, e 1780, e Ja Loggia de’ Liberi Muratori scoperta nel 1785. in cui alcuni rispet«; labili Soggetti avevano ingresso . Queste furono la cagioni estrinseche, che disponevano l’edifizio ad un imminente pericolo di crollare: ma v’ erano delle più fatali e pericolose , le quali anzi operarono a par«