i'73 continuavano immersi nel sopore collii fiducia nella lealtà sleale del Cò-mitato di Salute Pubblica , che lusingava di continuo la Repubblica con complimenti di doppio senso , e col fermo appoggio della Neutra-¡tà disarmata. Il Tribunale medesimo degl’ Inquisitori a quest’Epo-a in onta de’replicati avvisi, che li pervenivano dalle Corti, sembra, che non fosse persuaso dell'intenzione de’Francesi d'invadere 1’ Italia. Non ostante qualche volta in quest’anno ne fece cenno al Senato col metodo delle sue Comunicate, ma non con quella forza, ed energia, che meritava l’interessante argomentoe ciò fòsse o per non introdurre un mal umore in quel Consesso, o più tosto per non di- Agosto vergere da quella funesta opinione , che taluno de’suoi tre Membri I7P4-avea spiegata , e sostenuta , essendo nel precedente tempo Savio del Consiglio . Una prova niente equivoca ci somministra la debole Comu~ nicata n. Agosto 17^4 j e la relativa risposta de’Savj-, a’quali non sembrò conveniente disturbar il Senato: noi la trascriviamo dalla Filza Comunicate non lette in Senato. 1794. u> Acosto in C. X. Che per un Secretarlo di questo Consiglio , premessa la secretezzà, e dato il giuramento, sia mandato a leggere, e lasciato in copia a’ Savj del Collegio per comunicare al Senato , quando , e se ad essi parerà quanto segue. Stabilita dal Senato cor. principi di una matura prudenza la savia mas* sima d’imparziale neutralità nelle singolari moltissime combinazioni di Europa , fu trovato opportuno di accogliere, e tollerare ne’Pubblici Stati qualunque Forastiere di ogni Nazione, purché il loro contegno non presentasse motivo d’inquietudine, e la loro condotta non fosse contraria ai v saggi principj del nostro Governo, ed agli oggetti importanti di pubblica tranquillità . Dietro a questi principi vigile incessantemente il Tribunale di Inquisitori di Stato non omisse la più attenta sopravveglianza sulla condotta . discorsi , e direzioni dei Forastieri non solo , ma dei Sudditi ancora, e di allontanare quelle ruinose conseguenze, che l’insidioso veleno delle odierne incendiarie massime portò fatalmente in tanti altri Do~ rnini d’Italia e di Europa , non lasciando al caso di usare quei mezzi tut-ti» che si rendevano necessari- alla sicura preservazione deila Pubblica quiete,