»9 sì formidabile e tremenda , che allorquando fa eseguire i decreti del Gran Visir nell’oscurità della notte. Io mi ricordo una di tali circostanze, la cui rimembranza mi fece soventi; drizzare i capelli. Era dopo l’equinozio d’autunno , ed io andava a respirare l’aria notturna che circolava allora pel giardino del recinto delle Sette Torri, ove eravamo allora ì rinchiusi ; splendeva la luna, le oscillazioni del Bosforo non erano interrotte, e regnava un profondo silenzio. Io lasciava libero campo alle idee d’una dolce malinconia, e forse in quel momento era felice, mentre un’estasi soave mi richiamava in seno alla mia famiglia ; quando il rimbombo del cannone d’Hissar, partito dal fondo del canale , ripetuto dall’eco , venne a colpirmi l’orecchio , ed a scuotermi dalle mie illusioni. Pensai a’ naufragi ed ai segnali di