J02 Capitolo lxxviii. Descrizione dell’harem d’eslale. Un eunuco nero che si fosse trovato alla porta deH’harem avrebbe premiata là nostra temerità con cento colpi di pugnale; ma quei feroci custodi erano lontani, ed avevano seguito alla villa di Becbik-tasch le vittime da cui sono giustamente abborriti. Ad onta di ciò, Iacopo ci raccomandò il silenzio, permettendomi non pertanto di prendere sui luoghi medesimi in nota tutto ciò che mi pareva , e piaceva. Fummo introdotti neU'harem per la porta di ferro , chiamata Kufsink-Harem-Ca-pussi. La enorme grossezza della sua ciliiav«, il romore che fece girando sui gangheri,- insieme col pensiero del luogo sacro ove stavamo per entrare, mi fecero una icerta impressione. Una seconda porta,ma di legno, ci si affacciò dodici piedi distante dàlia prima, ed il nostro conduttore la chiuse tosto