resto del mondo, l’idea della Biblioteca degl’imperatori d’Oriente, che racchiude forse ancora qualche prezioso manuscritto , mi occupò talmente che mi sarei esposto ai più grandi rischi a fine di penetrarvi, se vi fosse stata possibilità di riuscirvi affrontandoli. Io lasciai quel tristo giardino, già disingannato delle chimere di cui m’era pasciuta l’immaginazione. A-veva letto altre volte Ladi Montaigu, e credetti realmente di trovare delle mura incrostate di smeraldi e zaffiri, dei giardini smaltati di fiori , infine il palazzo incantato d’Armida-, ed e-sclamava contro la buona fede di quella femmina che attinse il suo viaggio alle fonti della sua fantastica immaginazione. Ma Iacopo venne a temprare la mia stizza , dicendomi che aveva saputo procurarsi le chiavi dell’haretn d'estate , che non essendovi le donne a motivo del sog-