iG8 siste in giardini mal tenuti, ove Iacopo poteva appena introdursi qualche volta per mettervi un po’ d’ordine, e per un terrazzo che divide la corte da levante a ponente. In quel cortile del-l’harem celebravasi la festa de’ Tulipani da lungo tempo abolita nel serraglio. Doveva al certo essere un’assai picciola cosa, giudicando dalle apparenze; ma tutto abbelliscono i romanzieri per ornarne i loro scritti. Qualche boschetto di gelsomini , dei salci piangenti che curvansi a volta su d’un bacino, e degli alberi da seta sono il naturale ornamento di quell’Eden immaginario, chele femmine stesse che l’abitano si divertono a devastare, appena vi spunta qualche fiore che eeci-ti la loro curiosità. Salimmo la scala che trovasi in mezzo al colonnato già citato , sotto il quale eravamo, e d’onde io guardava le altre parti dell’edifmo , a cui non poteva accostarmi. Entrammo allora