*58 recìnto mi compensò, permettendomi di spingere lo sguardo nell’interno dell’palagio; ed il sig. Melling mi fece osservare la colonna A’Arcadio, della quale fece menzione il P. Gigli. E alta più di 60 piedi , e di marmo bianco perfettamente conservato, col suo capitello d’ordine corintio. Melling, che ne prese il disegno sin dalla base che io non ho potuto vedere , mi disse che era coperta in quella parte d’iscrizioni greche ch’ei non potè dicifrare. Nei contorni osservai una specie di piazza o sito d’equitazione, e credo che vi fosse un ippodromo a’tempi del basso impero, di modo che la destinazione del luogo non sarebbe cangiata. A poca distanza da quella colonna trovasi l’harem d’inverno delle donne del Gran Signore , il tesoro ed altri luoghi noti al Sovrano soltanto ed a’ suoi eunuchi neri. Trovandomi vicino a quella dimoia separato dal