non si concesse che uscisse in pubblico senza 1’ accompagnamento di uomini cospicui, ed ebbe ogni apparenza di sovranità. Queste riformazioni ebbero lo scopo di rassodare il governo in un’epoca, nella quale, alla grandezza e potenza esterna, dovea rispondere la saldezza degli ordinamenti interni, affinchè non potesse un tumulto popolare mettere a grave rischio lo Stato; e meno ancora potessero prevalere la forza, la ricchezza, le astuzie di un solo, nè la signoria si mutasse in governo assoluto. Il popolo non era escluso dal maggior consiglio; la sua sanzione era guarentigia delle buone qualità del principe approvato da esso ; nè gli elettori osavano proporre al principato tale uomo, che non godesse il favore del popolo. Cosi avvenne, e, tranne Marin Falier, condannato nel capo, perchè congiurò contro lo Stato, nessun altro doge mori da morte violenta dopo Vitale Michele II.