248 Decreta : 4. Il Direttorio federale è incaricato di dirigere al governo austriaco, per l’organo dell’incaricato di affari svizzero a Vienna, reclami energici intorno alle misure annunciate dal feld-maresciallo Radetzky nella summenzionata nota, le quali, come ne appare da ufficiali comunicazioni, vennero già poste in esecuzione, e di domandare che queste misure siano immediatamente rivocate. Nello stesso tempo il Direttorio, giovandosi di tutti gli atti relativi a questo affare, dimostrerà che la Svizzera non risparmiando gravi sacrificii e dimenticando precedenti contrarii, si è sforzata di adempiere le sue obbligazioni internazionali durante gli ultimi avvenimenti di Lombardia e sempre; e che i suoi sforzi furono riconosciuti dallo stesso governo austriaco, il quale ne fece testimonianza indubbia mediante un officio della Legazione presso la Confederazione sotto la recente data del 46 settembre; che i reclami del feld-maresciallo Radetzky circa le mene dei rifuggiti lombardi nel Cantone Ticino, le quali denno avere motivato le ripetute misure, non potrebbero riconoscersi come fondati, e che quand’ anche il fossero, queste misure non sarebbero meglio giustificate. 2. 11 Direttorio federale comunicherà all’inviato I. R. presso la Confederazione la nota che sarà per inviare in forza del precedente mandato. 3. La Dieta manda due rappresentanti federali nel Cantone Ticino per sorvegliarvi gl’interessi della Svizzera. 4. Sarà posta a loro disposizione una brigata di truppe federali, sotto comando federale, e composta per il momento di due battaglioni di fanteria ed una compagnia di carabinieri, che rileveranno le truppe attualmente in attività nel Cantone Ticino. 5. Nell’intervàllo di un eventuale aggiornamento della Dieta, il Direttorio è autorizzalo a fare gli ulteriori passi necessari, nell’interesse della Confederazione, conformandosi a questo decreto. Il governo Ticinese per zelo di neutralità ha rifiutato di comprare da Garibaldi duemila quintali di sale che il generale aveva sequestrato nei magazzini di Maccagno. Partito Garibaldi, lo stesso governo domandò all’intendenza lombarda una tratta di sale, onde abbisognava, e pagò anticipatamente il prezzo, cioè a austr. lire 40,000, a termini del trattato -12 giugno 1846 e seguenti, le quali lire 40,000 passarono nell’erario lombardo. Il sig. feld-maresciallo Radetzky, in forza del suo blocco, ricusa di consegnare il sale venduto e non vuole restituire il denaro dicendo, che ogni relazione commerciale col Ticino è interrotta .... Lingue da giornalisti, e poi dite che sono ladroni ! Più di tremila Ticinesi sono già rientrati, in forza del bando di Radetzky. 3 Ottobre. IL GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA. Sentito il Generale in Capo, sentito il Consiglio di difesa, sentito il Consiglio dei Giureconsulti,